"Operai aggrediti con bastoni e coltelli, chiedevano i loro diritti": la denuncia

"Due lavoratori iscritti al SI COBAS sono stati vittime ieri sera di una gravissima aggressione con bastoni, bottiglie di vetro e armi da taglio mentre rientravano a casa dopo la fine del proprio turno di lavoro. Si tratta di due dipendenti della DS di Montemurlo, una delle tante fabbriche tessili del pratese a conduzione cinese. Uno dei due operai è in codice rosso al Pronto Soccorso di Prato, dove rimarrà sicuramente per tutte la notte. Si è trattato di un agguato pianificato in piena regola: i lavoratori sono stati aggrediti lungo il loro percorso abituale di ritorno a casa, precisamente all'imbocco di un sottopasso pedonale, lì dove gli aggressori potevano più difficilmente essere visti. Si tratta fuori da ogni dubbio di un gravissimo atto intimidatorio". Così affermano i Cobas in una nota.

L'episodio è avvenuto intorno alle 19. Dalle testimonianze raccolte dalla polizia, intervenuta con le volanti, ad aggredire gli operai sarebbero stati alcuni orientali che poi si sono dati alla fuga. Sul posto, insieme al personale sanitario del 118 che ha prestato le cure del caso ai due stranieri, gli agenti hanno acquisito informazioni sulle ragioni dell'aggressione, sulle quali sono in corso accertamenti. Uno dei due uomini è stato giudicato guaribile in 10 giorni mentre per l'altro sono state necessarie particolari cure mediche.

Secondo i Cobas, l'agguato arriva nei confronti degli stessi lavoratori che denunciavano le condizioni miserevoli di lavoro nella ditta montemurlese. La lotta dura, passata da scioperi e denunce pubbliche, ha portato ad un primo accordo, e quindi al riconoscimento formale dei diritti fondamentali dei lavoratori: retribuzioni in linea con il CCNL Tessile per 40 ore settimanali di lavoro, riconoscimento di riposo settimanale, ferie, malattie e tredicesima.

"Quanto accaduto non può essere sottovalutato né tollerato. Proclamiamo quindi per oggi lo sciopero dell'interna giornata alla DS di Montemurlo. Sempre domani (7.11.2018) dalle ore 15:00 manifesteremo sotto la Prefettura di Prato, a cui chiediamo di essere ricevuti in delegazione".

Potere al Popolo con Adeel e Abbas, lavoratori aggrediti perché sindacalizzati

Adeel e Abbas sono stati aggrediti con bastoni, bottiglie di vetro e armi da taglio mentre rientravano a casa dopo la fine del proprio turno di lavoro. Sono due lavoratori della DS, fabbrica tessile di Montemurlo, in Provincia di Prato. Uno di loro due è in codice rosso al pronto soccorso di Prato. La loro colpa? Aver rifiutato di lavorare 12 ore al giorno, 7 giorni su 7, e aver deciso di organizzarsi nel SI Cobas Firenze per pretenderlo.

Potere al Popolo non può che stare dalla loro parte, soprattutto in un contesto politico in cui, a causa del Decreto Salvini sulla sicurezza, vedrà la situazione aggravarsi, considerato che solo quest'anno 100.000 persone saranno gettate nella più totale clandestinità, alla mercé dei profittatori e degli speculatori di turno.

Quelle denunciate dai lavoratori sono condizioni tipiche di un settore ad altro sfruttamento di manodopera come il tessile, in cui il grado di sottomissione dei lavoratori all'azienda è altissimo. Tutto ciò si rende possibile grazie alla condizione di vero e proprio ricatto cui sono sottoposti molti lavoratori: la paura di non vedersi rinnovato il permesso di soggiorno, o peggio - per molti lavoratori abbandonati in una situazione di clandestinità - la paura di finire reclusi in qualche centro di identificazione, sono una vera e propria arma nelle mani dei padroni, che in questo modo attaccano al ribasso le condizioni di tutti i lavoratori.

La Polizia indaga sugli autori dell'agguato

La questura di Prato indaga sulla correlazione fra l'aggressione dei due operai pachistani e le minacce ricevute da loro stessi da parte dei datori di lavoro cinesi, titolari della ditta a Montemurlo. Sembra che i due pachistani siano stati più volte esortati a rinunciare alla vertenza sindacale con cui chiedevano di avere un regolare contratto di lavoro. Circa 50 lavoratori del sindacato 'Sì Cobas' hanno partecipato nel pomeriggio di oggi alla manifestazione di protesta di fronte alla sede della prefettura. I manifestanti, quasi tutti stranieri, chiedevano di puntare i riflettori sull'aggressione in cui i due pachistani sono stati feriti.

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