«L'amministrazione è al lavoro da tempo per risolvere questa situazione che si è determinata, in modo particolare, dopo il massiccio passaggio delle insegnanti dalle scuole comunali a quelle statali dovuto all’aumentata capacità di assunzione dello stato in seguito ai concorsi degli ultimi anni. Il problema si è poi acuito dal punto di vista della tempistica per le procedure di stabilizzazione che dovevano precedere le assunzioni». È quanto ricorda la vicesindaca e assessora all'educazione Cristina Giachi a proposito dei problemi lamentati dal consigliere regionale Paolo Marcheschi (FdI) alla scuola dell'infanzia Niccolini.
«Senza dimenticare – ha proseguito – un ulteriore difficoltà: sono pochi i laureati in possesso del titolo di studio necessario per poter insegnare in questi istituti. E per questo abbiamo anche sollecitato l’Ateneo ad adottare politiche che incrementino i laureati».
«Prima dell'inizio dell'anno scolastico – ha aggiunto – abbiamo chiesto la disponibilità anche ai docenti inseriti nelle graduatorie statali, così come previsto dal regolamento comunale per le assunzioni. Ed abbiamo anche utilizzato la procedura di 'messa a disposizione'. Quest'ultima permette a chi non è iscritto nelle graduatorie d’istituto di candidarsi per posti di supplenza ed a coloro che sono iscritti in graduatoria di candidarsi anche in altre province oltre a quella di iscrizione».
«Le scuole hanno graduatorie specifiche dalle quali attingere in caso di posti vacanti – ha concluso – queste graduatorie, però, non sono sempre sufficienti. E così è stato anche a Firenze. Per questo sono anche in corso le procedure per l'attivazione di concorsi per l'assunzione di insegnanti a tempo indeterminato».
Fonte: Comune di Firenze - Ufficio Stampa
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