Avrebbe avuto intenzione di uccidersi, ma poi Roberto Pirrone avrebbe aperto il fuoco contro quella che definisce 'un'ombra'. È questa la spiegazione sull'uccisione di Idy Diene che fornisce al gup di Firenze Sara Farini l'ex tipografo in pensione Roberto Pirrone. "Ho visto un'ombra, il ponte era vuoto, ho sparato, non so perché"..."ero uscito di casa con l'intenzione di uccidermi". Lo scorso 5 marzo, Pirrone uccise a colpi di pistola il venditore senegalese Idy Diene. Pirrone è imputato di omicidio volontario aggravato dai futili motivi. Oggi si è tenuta la prima udienza del processo in rito abbreviato.
Come in altre occasioni, Pirrone ha dichiarato davanti al giudice e al pm Giuseppe Ledda che lui quella mattina era uscito di casa per suicidarsi, sotto il peso di gravi problemi personali e familiari, e che poi invece sparò a Idy Diene, incrociato casualmente.Pirrone secondo le perizie psichiatriche è capace di intendere e di volere. Il pm ha chiesto all'ex tipografo il motivo per cui, se aveva intenzione di suicidarsi,non si sia recato in un luogo appartato piuttosto che andare tra la gente con una pistola carica e di incamminarsi sull'affollato ponte Vespucci.
Secondo uni dei difensori, di Pirrone, l'avvocato Sibilla Fiori, l'uomo "proviene da un situazione di disperazione, con una grande sofferenza interiore, repressa, lui non voleva uccidere, lui voleva suicidarsi". La difesa ha chiesto di acquisire al processo la cartella clinica del carcere, dove è ristretto adesso, ma il giudice ha negato la richiesta. Prossima udienza il 21 dicembre con discussione delle parti.
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