Teatro Niccolini, riparte la stagione a San Casciano: il programma

IL TEATRO E’ VITA, è esperienza vissuta e condivisa con i più grandi protagonisti della scena italiana, con le compagnie residenti, le associazioni, i cittadini, gli abbonati che ogni anno crescono nel numero raggiungendo dati record. Volti ed espressioni di un teatro in cui le realtà artistiche e compagnie residenti Arca Azzurra Teatro, Katzenmacher, Teatro Danza Xe, Jack and Joe lavorano, producono e mettono in scena i propri lavori. Il Teatro Niccolini, di proprietà del Comune di San Casciano, gestito dall'associazione Gassa d'Amante, è una fucina di idee che promuove e genera creatività, espressa e interpretata attraverso le mille sfumature della cultura, dell’arte e della formazione. Per la ventiduesima edizione il sipario torna ad alzarsi sul palcoscenico chiantigiano, frutto di un impegno e di una passione che da anni vede collaborare il Comune di San Casciano, promotore e sostenitore del teatro dal 1996, l’ente Fondazione Toscana Spettacolo onlus, storico partner impegnato a supportare sul piano finanziario e artistico la programmazione dei contenuti del cartellone sancascianese.

Anche quest’anno la stagione, che si preannuncia più ricca ed eterogenea che mai, testimonia il forte radicamento del linguaggio teatrale nel territorio, accompagnata dalla storia e dalla letteratura. Una tradizione che viene da lontano, prende le mosse dal letterato Niccolò Machiavelli, che tra le colline di Sant’Andrea in Percussina compose il suo capolavoro, Il Principe, viaggia nel tempo fino al drammaturgo del diciannovesimo secolo Antonio Morrocchesi che dà nome ad uno specifico premio introdotto dal Comune e dedicato alla carriera di grandi artisti italiani.

Il Niccolini, teatro storico e spazio architettonico di pregio, attivo e aperto dalla metà dell’Ottocento, rinnova il suo antico sogno di attrarre e promuovere risorse e produzioni culturali. Un obiettivo che si staglia a distanza di decenni, a seguito dell’intervento di recupero e restyling avvenuto nel 1996, per continuare ad incantare con la drammaturgia di qualità, l’alternanza dei generi e dei linguaggi espressivi spaziando dalla prosa alla danza e alla musica. Una sfida che avvince e vince, come attesta il dato sorprendente e inedito, raggiunto lo scorso anno relativo al numero degli abbonamenti sottoscritti, circa 160, oltre la metà dei posti disponibili. Una sfida che punta alla valenza sociale del teatro, una scommessa sull’equilibrio tra tradizione e innovazione e un investimento per il futuro delle arti sul rafforzamento dell’identità del Niccolini e della sua importante funzione di teatro pubblico.

La stagione teatrale 2018-2019

LELLO ARENA, MICHELE PLACIDO, ANNA BONAIUTO E AMANDA SANDRELLI, ARCA AZZURRA, KATZENMACHER E COMPAGNIA XE, ARTHUR SCHNITZLER, ERIC-EMMANUEL SCHMITT O CARMINE AMOROSO

Molte prime nazionali – con i debutti delle compagnie residenti di teatro e danza– in un cartellone costellato da grandi nomi della drammaturgia del Novecento.

Dieci titoli che spaziano dalla danza alla sperimentazione teatrale, passando per spettacoli comici e lavori di forte impegno civile. Se il teatro è uno specchio del nostro mondo, la stagione del Niccolini rappresenterà le diverse anime del nostro presente. Si potrà riflettere sui legami familiari e su grandi temi di attualità, senza scordare il grande teatro classico.

PRIMA NAZIONALE La stagione si apre con la nuova produzione dell’Arca Azzurra: Amanda Sandrelli sarà La Locandiera, al fianco di Alex Cendron e degli attori storici della compagnia (sabato 10 e domenica 11 novembre; ore 21, come per tutti gli spettacoli). Il noto testo di Goldoni tratteggiava, a metà del Settecento, una donna forte, capace di tenere testa ai suoi quattro pretendenti mantenendo salda la sua coscienza sociale e il rispetto per le volontà del padre scomparso. Ora, il testo viene adattato per la compagnia da Francesco Niccolini, che firma anche la regia al fianco di Paolo Valerio.

PRIMA NAZIONALE A seguire, venerdì 30 novembre, Tracce di nuova coreografia: ancora una, interamente dedicata alla danza contemporanea, prodotta dalla Compagnia Xe di Julie Ann Anzilotti. Paola Bedoni propone Some Disordered Interior Geometries, su musiche di Richard Strauss, mentre Sara Paternesi e Liber Dorizzi portano in scena il In Sospeso. Una varietà coreografica di eccezionale qualità visiva e artistica, dove danzatori conducono il pubblico attraverso spazi, dimensioni ed emozioni.

Alfonso Santagata propone – martedì 18 dicembre, in prima nazionale – il suo personale omaggio alla drammaturgia di Harold Pinter con Il mio Caino. Se Pinter ha raccontato i conflitti della società contemporanea caratterizzata dalla concorrenza e dalla lotta per la sopravvivenza, questo spettacolo riflette su cosa si nasconda dietro quell’istituzione che chiamiamo democrazia.

Per chi vorrà trascorrere il Capodanno a teatro, il Niccolini ospita Giobbe Covatta che – lunedì 31 dicembre, alle ore 22 (fuori abbonamento) – ci legge la sua personale versione della Divina Commedia totalmente dedicata ai diritti dei minori: La Divina Commediola. Una serata all’insegna del divertimento e leggerezza, per toccare però temi seri e a volte drammatici.

In cartellone anche il nuovo adattamento de Le relazioni pericolose, il celebre romanzo epistolare di Laclos. Lo portano in scena, venerdì 11 gennaio, Eleba Bucci e Marco Sgrosso, nel triplice ruolo di attori, registi e drammaturghi. È un gioco di specchi, falsari e finte chiavi, dove balenano verità sempre diverse, velate e disvelate dalle armi dell’intelligenza e dell’ironia più amara.

Lucrezia Guidone è poi la protagonista de La signorina Else, la tragedia di Arthur Schnitzler messa in scena da Federico Tiezzi (venerdì 25 gennaio). Un testo mirabile, tutto incentrato sul battito tumultuante dei pensieri che si affollano e scontrano nella mente di Else, l’adolescente ‘altera’, vivida e appassionata, su cui incombe una catastrofe familiare. Una spietata radiografia di una società corrotta proprio nel nucleo familiare, il quale, invece di proteggere i propri figli, li immola cinicamente.

Non manca Lello Arena che riporta in teatro Parenti Serpenti: la commedia di Carmine Amoroso resa celebre dalla versione cinematografica di Mario Monicelli e ora diretta da Luciano Melchionna (martedì 19 febbraio). Un Natale a casa degli anziani genitori si trasforma da momento di festa a tragico spaccato di vita familiare. Una commedia drammatica, grottesca e a tratti surreale, con personaggi che da umani si trasformano negli animali più pericolosi e subdoli: i serpenti.

Un sottile gioco al massacro sull’altalena del matrimonio è al centro di Piccoli crimini coniugali. Il celebre testo di Eric-Emmanuel Schmitt viene portato in scena, martedì 26 febbraio, da due attori d’eccezione come Michele Placido e Anna Bonaiuto. Lui, interpreta Gilles, che torna a casa, dopo un incidente, in preda a un’amnesia totale e incapace di riconoscere Lisa. È davvero sua moglie? Come vivevano? Una commedia nera e piena di suspense che si snoda fra impercettibili slittamenti del cuore e tradimenti conclamati.

Dalla sinergia fra la simpatia dei Sacchi di Sabbia e l’austerità del regista Massimiliano Civica nasce Dialoghi degli dei. Un esilarante divertissement letterario – in scena domenica 10 marzo – che ci porta in un’ordinaria aula di scuola dove una maestra interroga i suoi scolaretti sulle divinità greche. Nasce un susseguirsi di sketchs che fa da cornice ai dialoghi, molto terreni, fra le divinità, basati sull’omonimo testo di Luciano di Samosata del II sec. d.C.

Da un’idea di Giulia Minoli nasce Dieci storie proprio così – terzo atto, che venerdì 22 marzo chiude la stagione. Diretto da Emanuela Giordano, è una “ragionata” provocazione contro quella rete mafiosa, trasversale e onnipresente, che vorrebbe sconfitta la coscienza collettiva e la capacità di capire e reagire. Dieci storie di gente comune, di vite spezzate, di eroi di tutti i giorni, per restituire un senso a una parola abusata e difficile: legalità.

Fonte: Ufficio stampa

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