È stato singolare, in queste ultime settimane, leggere vari commenti rispetto alla mobilitazione dei collodesi contro le proposte di Oreste Giurlani sul futuro di Collodi e alle conseguenti prese di posizione di vari enti locali che hanno espresso, anche nell'assemblea del 9 ottobre scorso, la loro contrarietà.
È una fake news dire che c'è qualcuno contro lo sviluppo e qualcuno a favore: in questa vicenda c'è chi, come tanti cittadini, vari amministratori ed il sottoscritto, è per lo sviluppo serio, credibile e sostenibile e chi per mandare direttamente al collasso zone importanti del Comune di Pescia (Collodi e la zona sud) e chi le abita e un intero distretto cartario che conta centinaia di occupati e decine di imprese. La proposta del Comune di Pescia, che propone un'idea di viabilità arbitraria che vorrebbe imporre con arroganza alla cittadinanza, non è supportata da uno straccio di quantificazione dei costi, di tempi di realizzazione e delle fonti di finanziamento: questo significa mandare al definitivo collasso una vallata già fortemente provata, impedendo così un vero sviluppo turistico.
Noi portiamo avanti la necessità di un percorso lineare e partecipato.
Chiedere, come facciamo noi, che venga compiuto, preliminarmente ad ogni scelta urbanistica, uno studio di fattibilità che prenda in esame le varie opzioni per la viabilità e per la mobilità di Collodi non è solo buon senso ma necessario per l'attuale situazione del paese e soprattutto in presenza di interventi edilizi pari a 7000 mq, che vogliono, secondo quanto scrive il Comune di Pescia, triplicare l'afflusso complessivo di visitatori sul paese (da 150.000 visitatori all'anno attuali ai 450.000 stimati) e che, sempre secondo quanto si legge negli atti del Comune, possono creare problematiche rilevanti dal punto di vista ambientale.
Che la realizzazione effettiva e non a chiacchiere delle infrastrutture e dei parcheggi adeguati a sostenere questo impatto debba essere preliminare o quantomeno contestuale ad opere di questo tipo non è un ostacolo ma significa semplicemente ribadire cosa è previsto dalle leggi in questi casi.
Proprio perché siamo per lo sviluppo mi sono adoperato personalmente affinché lo studio di fattibilità relativo alla nuova viabilità di Collodi, che dovrà prendere in esame le varie opzioni di tracciato, fosse cofinanziato dalla Regione con 100mila euro, visto che i Comuni avevano difficoltà a reperire risorse necessarie per farlo.
Torno a ripetere che senza un vero progetto, che su Collodi ad oggi non esiste, non è possibile richiedere i finanziamenti per la realizzazione della viabilità, se ovviamente tutti riteniamo che senza essa non esiste uno sviluppo serio e credibile. Se qualcuno vuole vanificare, come sta facendo il Comune di Pescia, l'utilizzo di queste risorse pubbliche stanziate dalla Regione lo dica con chiarezza e se ne assuma la responsabilità di fronte ai cittadini.
Anche il paragone con il protocollo neve della Montagna Pistoiese fa sorridere: in questo caso ci sono 27 milioni di euro provenienti da Governo e Regione pronti per essere spesi, nel caso di Collodi da parte pubblica ci sono i preziosi 100.000 euro che la Regione ha stanziato per la realizzazione del progetto di viabilità e stop; del resto le chiacchiere, le promesse e l'arroganza di Giurlani e dei suoi supporter diretti e indiretti non possono essere iscritte in bilancio.
Prima di dare certi giudizi su tanti collodesi e sui tanti che li stanno supportando in questa mobilitazione contro il Comune di Pescia bisognerebbe informarsi e studiare un po' di più, oltre a farsi un giro a piedi a Collodi; dopo di che ne riparliamo. Nell'attesa respingiamo certi giudizi ai mittenti".
Marco Niccolai
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