Fare una fotografia dettagliata del mondo delle professioni intellettuali in Toscana. Questo il compito che si prefigge la nuova ricerca che la Regione ha commissionato a Irpet, per fornire un quadro conoscitivo più completo del fenomeno e delle principali problematiche del settore, aggiornando l'indagine che Irpet aveva realizzato per la prima volta nel 2014.
"L'indagine - spiega il direttore Irpet Stefano Casini Benvenuti - aggiorna, su richiesta della Regione e della Commissione regionale dei soggetti professionali, nell'ambito dell'Osservatorio sulle professioni curato da Irpet, la prima indagine realizzata nel 2015. La ricerca si svolgerà innanzitutto attraverso un questionario online rivolto direttamente ai professionisti, grazie alla collaborazione con le diverse associazioni. L'obiettivo è quello di fornire un quadro ancora più preciso di un fenomeno di cui è difficile avere un quadro esaustivo.
In sintesi, da un lato si pone l'esigenza di una conoscenza più approfondita del mondo delle professioni in particolare nello spaccato meno conoscito dei professionisti delle attività regolamentate e non ordistiche; dall'altro si tratta di entrare nel mondo delle professioni al fine di cogliere i soggetti più dinamici in grado, col loro contributo, di migliorare la competitività dell'intero sistema produttivo".
Come già emerso dalle precedenti indagini, il mondo delle professioni è fortemente presente in Toscana, sia per quanto riguarda gli ordini e i collegi, sia per quanto riguarda le professioni regolamentate e non ordinistiche. Da tempo la Regione ha inaugurato politiche e incentivi a sostegno di una componente esssenziale per lo sviluppo dell'economia e la crescita della società toscana.
In Toscana le professioni intellettuali, come osserva il consigliere per il lavoro e delegato del presidente Rossi per le professioni Gianfranco Simoncini, sono più presenti che nel resto d'Italia, sia per quanto riguarda gli iscritti a ordini e collegi, sia per quelle professioni regolamentate. Quasi il 10 % degli occupati Toscani appartiene a questo mondo. Ma è un mondo attraversato da profondi cambiamenti, che ha risentito della crisi e che deve trovare nuove strade per risollevarsi.
La Regione Toscana, ricorda Simoncini, con la legge 73 del 2008 è stata la prima a venire incontro alle problematiche del settore. E' grazie a quella legge, rinnovata nel 2017, che si è costituita la Commissione dei soggetti professionali, che oggi ha i suoi due vicepresidenti delegati anche al tavolo di concertazione dove passano i principali provvedimenti della giunta che li riguardano. Non solo.La Toscana è stata anche la prima regione a dare corso alle indicazioni tese ad equiparare professionisti ed imprese per quanto riguarda l'utilizzo dei fondi europei e, di recente, a dare direttive precise perché si evitano comportamenti vessatori verso i professionisti ribadendo la questione dell'equo compenso per le prestazioni professionali.
"Con questo nuovo monitoraggio - dice Sandra Vannoni vice presidente della commissione regionale delle professioni per gli Ordini professionali - c'è un ulteriore passo avanti, infatti questo monitoraggio non è più un'attività una tantum ma si situa stabilmente nelle attività svolte dall'Osservatorio regionale, riconoscendo così alle professioni un ruolo essenziale nel tessuto produttivo toscano al pari di altre componenti. La situazione delle professioni intellettuali, specie per la popolazione giovanile, presenta molteplici criticità, raccogliere dati sempre più accurati, fuori da una logica di senso comune, permetterà di declinare azioni sempre più incisive per intervenirvi."
"La conoscenza del segmento delle professioni intellettuali - spiega anche Franco Pagani, vice presidente per le professioni non ordinistiche - consentirà politiche più aderenti alla realtà professionale e alle esigenze espresse dal comparto".
La legge toscana sulle professioni mette in campo diversi strumenti a favore delle professioni. A cominciare, come si è detto, da una sede permanente di dialogo e confronto con ordini e collegi professionali: la Commissione regionale delle professioni intellettuali, dove sono rappresentati sia il mondo delle professioni ordinistiche e non ordinistiche, con il compito di favorire il raccordo con la giunta regionale e fornire pareri sulle materie di interesse comune.
Voucher formativi, contributi per tirocini e praticantati, voucher per percorsi formativi e imprenditoriali, garanzie e contributi in conto interessi per investimenti grazie ad uno specifico fondo di garanzia. E ancora finanziamenti per start up e nuove imprese. Sono queste le opportunità per i giovani professionisti e per i professionisti in genere, che la Regione mette a disposizione grazie al cofinanziamento dei programmi oerativi regionali del Fondo sociale europeo e del Fesr 2014-2020 o sostenute dal Fondo regionale di garanzia per le professioni istituito dalla Regione Toscana con la legge regionale 73 del 2008 e promosse dal progetto regionale Giovanisì.
Eccoli nel dettaglio
Fondo regionale di rotazione per i professionisti: contributi in conto interesse e garanzie per finanziamenti (prestiti per investimenti),
nell'ambito del progetto regionale Giovanisì per l'autonomia dei giovani.
Nell'ambito del Programma oprerativo regionale del Fondo europeo di sviluppo regionale (Fesr) 2014-2020:
- contributi per l'internazionalizzazione delle micro e Pmi
- contributi per l'innovazione e per acquisire servizi di audit
nell'ambito dell'industria 4.0.
- contributi per start up e nuove imprese, nell'ambito del progetto Giovanisì.
- microcredito a tasso zero per investimenti in nuove tecnologie
- prestiti a tasso zero per investimenti in nuove tecnologie, aperto dal 20 settembre 2018
Nell'ambito del Programma operativo regionale (Por) del Fondo sociale europeo (Fse) 2014-2020:
- voucher formativi per professionisti over40
- voucher formativi per giovani professionisti under 40 (Giovanisì)
- voucher formativi individuali per imprenditori e liberi professionisti
- accesso alle professioni: contributi per tirocini (Giovanisì)
Il questionario potrà essere compilato a partire dal giorno 29 ottobre 2018 al giorno 12 novembre 2018, passato questo periodo non sarà più possibile accedere al programma. I professionisti che avessero la necessità di chiedere informazioni tecniche per la compilazione del questionario possono inviare email all'indirizzo di posta elettronica indagineprofessioni2018@irpet.it
Fonte: Regione Toscana
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