Una scommessa che si intreccia con le sorti politiche della Genova del ‘500
Già nell’origine del termine si nasconde una certa dichiarazione d’intenti: “Lotto” nelle sue accezioni originarie deriverebbe dal francese “lot”, antica parola che indicava “eredità, sorte”. Infatti “dividere in più parti” è in uso comune ancora oggi con il termine di “lottizzare”. Se pensiamo ai “lotti di terreno o di immobili” che costituivano l’oggetto di una vincita per i cittadini, il cui significato in inglese derivava dal verbo “to lot”, “assegnare in base al sorteggio”, ecco che pian piano per associazione, giungiamo a quello che è il significato attuale dei giochi numerici di estrazione a sorte che tutti conosciamo oggi.
Le origini del gioco del Lotto
Quando è nato il gioco del Lotto, dunque? Sfidare la sorte era una consuetudine già per i popoli antichi dei greci e romani, e al contrario di quanto si pensi, non è Napoli, ma Genova che ha dato i natali al gioco del Lotto.
A quanto pare il primo gioco di scommesse è datato 1576. A Genova, l’esigenza di scegliere i rappresentanti del Serenissimo Collegio aveva portato i cittadini a cimentarsi in vere e proprie scommesse rispetto ai nomi dei 5 papabili nobiluomini in corsa per la poltrona. Non riuscendo ad arginare l’euforia del popolo che piazzava una giocata su un tema così caldo, che riguardava le sorti della città, fu lo stesso Governo della Repubblica genovese a istituire il primo Banco del Lotto.
È così che nasce il più antico gioco a premi in Italia e che si diffuse poi nelle maggiori città italiane, assumendo sfumature diverse che prendevano vita dai costumi e dalle vicende delle diverse società.
L’evoluzione delle diverse forme di gioco in Italia
A Torino, ad esempio, la versione del “Gioco dei seminari”, così era chiamato il lotto genovese, si trasformò nel “Lotto delle Zitelle”, a partire dalla seconda metà del XVII secolo. Ai candidati alle cariche politiche del Serenissimo Collegio vennero sostituite 100 ragazze torinesi di bassa estrazione sociale. Il gioco era semplice: si scommetteva su quali fanciulle sarebbero state le prescelte per vincere 100 lire da destinare in dote per il futuro matrimonio.
Erano previste quattro estrazioni all’anno, e molte altre straordinarie vennero indette nel corso di 12 mesi. Si rispondeva così alle esigenze delle famiglie meno abbienti che senza dote non potevano dare in spose le loro figlie e intanto si ingrossavano le casse del Governo che, visto il business delle scommesse, cominciava a trattenere una lauta percentuale per sé. E spesso la smania del gioco costituì uno degli espedienti più utili dei governi per risanare il debito pubblico.
Ma tra i giochi antenati del Lotto, non può mancare poi lei, la Signora delle tavole natalizie per eccellenza: la Tombola. Il legame tra Lotto e Tombola affonda le sue radici nel XVIII secolo, quando il Re Carlo III di Borbone volle legalizzare il gioco d’azzardo in città ma si scontrò con l’opposizione di Frate Gregorio Maria Rocco, un domenicano molto influente al tempo.
Il frate, per paura che le scommesse distogliessero i fedeli dalla pratica religiosa, riuscì ad ottenere una sorta di “armistizio” con il re: durante le festività natalizie, ogni forma di azzardo doveva essere sospesa. Ma si sa, il popolo napoletano, caloroso, vivace e soprattutto superstizioso, trovò subito l’escamotage per continuare a giocare, inventando una versione domestica del Lotto, rintracciabile nella Tombola che tutti conosciamo e che, ha spopolato al pari delle lotterie più note.
Furono in seguito le principali città in cui la pratica delle scommesse si era diffusa ad ispirare la presenza di quelle che gli appassionati conoscono come le Ruote, nel gioco del Lotto. Oggi le ruote su cui sfidare la sorte sono 10 (Bari, Cagliari, Firenze, Genova, Milano, Napoli, Palermo, Roma, Torino, Venezia). A queste si aggiungerà successivamente anche la Ruota Nazionale.
Il Gioco del Lotto ai giorni nostri
Le modalità di gioco si sono evolute e si sono modificate con il trascorrere del tempo. E il “Lotto alle 8” così come tanti italiani ricorderanno, con il bambino bendato che sorteggia il bussolotto, ha terminato il suo processo storico nel primo decennio del ventunesimo secolo, con la prima estrazione automatizzata nel 2005.
La cara vecchia schedina di carta convive nelle ricevitorie con i più avanzati sistemi elettronici ed oggi si può giocare al lotto comodamente online, sui portali dei principali operatori del mercato.
Sui siti di gioco trovi tutte le informazioni per tentare la sorte al lotto e aggiudicarti il montepremi in palio. Le estrazioni avvengono la sera del martedì, giovedì e sabato di ogni settimana. Per giocare basta compilare una schedina con i propri numeri fortunati e sfidare la fortuna centrando una combinazione vincente (ambo, terzo, quaterna, cinquina). Maggiore è la difficoltà di indovinare una sequenza di numeri su una stessa ruota, maggiore sarà la vincita corrisposta al giocatore.