Tre cittadini pakistani denunciano il titolare di una ditta nautica di Carrara per le condizioni disumane a cui sono stati costretti come lavoratori: sarebbero trattati come schiavi, frustati, minacciati di morte e seviziati con un coltello. La notizia è riportata stamani su La Nazione. I tre, 30 anni, sarebbero stati costretti a lavorare fino a 13 ore al giorno e inizialmente senza contratto e senza alcun strumento di protezione.
I tre, 'isolati' anche dai loro connazionali, si sono rivolti anche alla Cgil. Il segretario di Massa Carrara Paolo Gozzani assicura che "non saranno lasciati soli, tutti uniti contro il medioevo e il caporalato".
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