Prima guerra mondiale, Marti ricorda i suoi 33 caduti

Al fronte si moriva ma anche lontano dal fronte la vita era molto dura. Specialmente tra 1917 e 1918, ultimo periodo della Prima guerra mondiale, quando lo sforzo dell’Italia per riguadagnare le posizioni perdute dopo Caporetto costrinse a indirizzare tutte le risorse nazionali verso il nord-est. Lasciando gran parte del paese letteralmente alla fame.

Per ricordare quel periodo e commemorare i 33 morti nel primo conflitto di origini martigiane, il Circolo Arci di Marti e l’associazione Martinfiera, col patrocinio del Comune di Montopoli, propongono alcune occasioni di riflessione. Si tratta di due incontri con studiosi del periodo, una mostra documentaria e una cerimonia istituzionale prevista per domenica 4 novembre, centenario della fine della guerra.

Si comincia alle 16.30 di domenica 28 ottobre, quando Patrizia Marchetti, curatrice dell’archivio storico comunale, illustrerà una serie di pannelli e di documenti che ricostruiscono la partecipazione italiana al conflitto e le sue ricadute locali. Su quest’ultimo aspetto Roberto Boldrini ricorderà alcuni episodi di vita quotidiana in tempo di guerra. Prenderanno poi la parola Andrea Ventura, direttore dell’Istituto storico della Resistenza di Lucca (“Proteste e conflitto sociale nella Toscana del 1917”), e Cristiano Giometti, docente dell’Università di Firenze (“Memorie

dal fronte lontano nei monumenti funebri dei caduti in Toscana”). Giovedì 1 novembre spazio a Cristina Scalet, già direttrice del Museo di Vittorio Veneto (“Da Caporetto a Vittorio Veneto: l’ultimo anno di guerra”). Gli incontri avranno luogo presso l’Antiquarium di Marti (via Fontevecchia, presso il parcheggio multipiano).

Domenica 4 novembre dalle ore 15, infine, con intervento della filarmonica “Del Bravo” di San Miniato Basso, omaggio ai caduti di fronte al monumento della piazza della pieve a cura dell’Amministrazione comunale e quindi concerto vero e proprio in Piazza Fantozzi. Domenica 28 la mostra sarà visitabile dalle ore 16.30. Nei giorni seguenti e fino a domenica 4 novembre compreso dalle ore 15 alle ore 19.

Fonte: Ufficio Stampa

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