Prevenzione incendi: Toscana introduce piani specifici e comunità di bosco

Fenomeni estremi quali ondate di calore frequenti e giornate di fortissimi venti disegnano una cartina geografica toscana in cui tutti i parametri meteorologici caratteristici delle nostre latitudini sono messi in discussione. L’abbandono delle montagne e degli ambienti rurali hanno prodotto un radicale cambiamento dei modelli di combustibile: il bosco sta lentamente riconquistando le aree aperte creando un continuum vegetale che avanza fino alle aree abitate. Per questo gli incendi boschivi “possono risultare particolarmente impegnativi e presentarsi con fronti di fiamma già estesi nelle prime fasi dell’evento o sviluppati in chioma anche nei boschi di latifoglie, come accaduto nel 2017 o nei monti pisani lo scorso 24 settembre”.

Lo ha dichiarato l’assessore regionale Marco Remaschi rispondendo all’interrogazione della vicepresidente della commissione Sviluppo economico e rurale, Irene Galletti (M5s), in merito a quanto fatto negli anni dalla Regione in termini di “azioni e finanziamenti” per prevenire incendi nel pisano.

Remaschi ha rilevato come l’approccio emergenziale “non può essere sufficiente”, per questo il Consiglio ha varato una modifica della normativa forestale (approvata a maggioranza lo scorso 13 marzo) per “incentivare una gestione attiva del patrimonio” anche attraverso l’introduzione di “piani specifici di prevenzione e le Comunità del bosco”. Parallelamente, sul piano internazionale e nel corso del 2018, l’assessore ha citato il protocollo d’intesa con la fondazione spagnola Pau Costa per il reciproco scambio di esperienze nell’Attività antincendi boschivi (Aib).

Proprio sull’attività di Aib, Remaschi ha elencato il dettaglio delle risorse programmate per il 2018, per un totale di 5milioni 760mila euro, suddivise per capitoli tra cui la gestione del centro di addestramento del personale impiegato nella lotta agli incendi (630mila euro), le convenzioni con il Corpo forestale, la Croce rossa, il Vigili del fuoco e il volontariato Aib (1milione580mila euro), i finanziamenti agli enti competenti e i contributi a Comuni e parchi regionali per la prevenzione (3milioni 450mila euro). A queste risorse si aggiungono quelle per il settore regionale della Protezione civile, per un totale complessivo di 3milioni 970mila euro e quelle per la predisposizione dei Pani specifici di prevenzione Aib (500mila euro).

L’assessore ha, infine, elencato anche le risorse dedicate al Comune capofila del monte pisano, Calci. Per il 2018 figurano 64mila 400 euro per progetti di prevenzione Aib e 25mila euro per interventi pubblici forestali di valorizzazione del patrimonio agricolo forestale regionale. Nel 2017 le risorse sono state rispettivamente di 50mila euro per l’Aib e 25mila euro per il demanio. Nel 2016 si sono contati 59mila euro per l’Aib e 25 mila euro per il demanio.
“In quest’area – ha concluso Remaschi – insiste anche un intervento importante del Pit (Piano di indirizzo territoriale) per circa 2milioni di euro, che coinvolge pubblico e privato”.
(a cura dell’Ufficio Stampa, 24 ottobre 2018)

Fonte: Regione Toscana

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