Nella sua relazione inaugurale alla XXXV Assemblea di Rimini, il presidente nazionale dell’Anci Antonio Decaro ha parlato anche dell’importanza e del ruolo dei Piccoli Comuni. E lo ha fatto leggendo la lettera che qualche giorno ha ricevuto da un sindaco toscano, il primo cittadino di Londa Aleandro Murras. Un riconoscimento all’impegno e alla passione di cui Murras si è fatto portavoce, in una regione così ricca di storia e con un tessuto sociale e geografico particolarmente caratterizzato. Murras apre la sua lettera con l’apprezzamento per la mobilitazione generale che ha portato al ripristino del “Bando periferie”, aggiungendo: “Vorrei che codesta Organizzazione, a cui sono affiliati migliaia di piccoli Comuni sotto i 5.000 abitanti, dove risiedono circa 10 milioni di cittadini e a cui siano stati stanziati dalla relativa legge solo 160 milioni di euro in sette anni, si occupasse con altrettanta energia anche del futuro di queste amministrazioni.”. “Tanto per fare dei calcoli approssimativi – continua il sindao di Londa - nelle città capoluogo e metropolitane ogni cittadino ha ricevuto in un'unica soluzione circa 51 euro ad abitante, mentre nei piccoli comuni solo 16 euro in sette anni (2,2 euro all'anno). Pertanto mi aspetto e mi immagino che le Associazioni si batteranno con altrettanta energia almeno per portare il fondo per i piccoli Comuni da 160 a 510 milioni di euro, perché i cittadini non devono essere discriminati sulla base della loro residenza anagrafica. Sperando che questo non rimanga un mio sogno”. Da canto suo, Decaro ha detto che “l’Anci non è fatta di recinti o di gruppi contrapposti tra loro: piccoli contro grandi, Sud contro Nord, destra contro sinistra. Siamo tutti sindaci e tutti responsabili dei destini delle nostre comunità. Tanti problemi delle amministrazioni più piccole sono stati al centro del nostro confronto con il Governo, a cui abbiamo chiesto di riempire di risorse e contenuti la legge Realacci”.
Fonte: Anci Toscana
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