Il viaggio nel Millenario di San Miniato raggiunge questa settimana una tappa importante, la celebrazione solenne del giorno dedicato a San Miniato, protomartire della Chiesa fiorentina, domani, giovedì 25 ottobre.
San Miniato, “legame di Occidente e Oriente”, come lo descrive il Patriarca di Costantinopoli, secondo la tradizione era un re di origine armena di passaggio a Firenze nel 250 circa, durante la persecuzione cristiana di Decio. Si rifiutò di venerare gli dei pagani e venne condannato alla tortura nell’anfiteatro della città. La sua storia è profondamente legata alla fondazione della basilica di San Miniato perché i testi agiografici tramandano che dopo la decapitazione raccolse la propria testa dall’altra parte dell’Arno e si recò sul Mons Florentinus dove oggi sorge la chiesa a lui dedicata.
Per la comunità monastica di San Miniato la giornata di giovedì è il momento più atteso nel programma del Millenario: la Solennità Liturgica di San Miniato sarà sottolineata dalla presenza del Padre Abate Primate della Confederazione Benedettina.
Dom Gregory J. Polan presiederà la solenne celebrazione eucaristica, alle 17.30, durante la quale sarà letto il messaggio inviato da Sua Santità il Patriarca Ecumenico di Costantinopoli Bartolomeo che omaggia così il Millenario della fondazione di San Miniato al Monte con lo sguardo proiettato sul prossimo Millennio:
“In questo giorno si apre davanti a voi un nuovo Millennio – dice il Patriarca – un Millennio diverso da quello trascorso, ma sempre contrassegnato dalla fede in Cristo. L’augurio della Chiesa di Costantinopoli è di continuare sulle orme di San Benedetto la testimonianza di Cristo per ogni uomo e ogni donna che si avvicina, per “riposare un poco” dalle fatiche spirituali e materiali che attanagliano l’epoca in cui viviamo”.
La giornata di giovedì prevede altri momenti di preghiera insieme ai monaci benedettini, alle 7.15 ci saranno le Lodi, alle 19 i Vepri Solenni.
Alle ore 21 di giovedì è poi in programma la prima esecuzione assoluta di “Passionis Fragmenta”, composizione per voce e strumenti di Salvatore Sciarrinocommissionata dalla comunità monastica, che rappresenta un nuovo omaggio musicale al Millenario: un'altra occasione pensata per raccordare la grande musica del nostro tempo con la secolare storia della Basilica.
L’opera è composta musicando i testi agiografici sul santo armeno e contiene una rielaborazione di Sciarrino delle “Tre arie” dal “San Giovanni Battista” di Alessandro Stradella (1675). Eseguono: Matteo Cesari, flauto; Livia Rado, soprano; il Quartetto Prometeo; Dario Calderone, contrabbasso; Francesco Filidei, organo. L’appuntamento musicale si svolgerà in Basilica, a ingresso libero.
In occasione del concerto verrà consegnata al Maestro Sciarrino la prima copia della prima edizione critica e filologicamente sicura del corpus agiografico di San Miniato da cui il maestro Sciarrino ha tratto il dialogo di Miniato con l'imperatore Decio musicandolo nella composizione che viene eseguita in prima assoluta. L'edizione critica è stata curata daSilvia Nocentini esaminando codici sparsi in tutto il mondo ed è stata pubblicata dalla SISMEL-Edizioni del Galluzzo con il contributo della comunità monastica di San Miniato al Monte.
Fonte: Ufficio stampa
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