“Sono molto contento che l’Anci abbia fatto sua la nostra proposta di legge di iniziativa popolare per introdurre nelle scuole di ogni ordine e grado l’educazione alla cittadinanza come disciplina autonoma con propria valutazione. I sindaci hanno subito compreso l’importanza di questa iniziativa che punta a prevenire i problemi che viviamo ogni giorni nelle nostre città”. Lo ha detto il sindaco Dario Nardella, coordinatore Anci Città metropolitane, intervenendo alla tavola rotonda dal titolo ‘Educazione alla cittadinanza’ organizzata nell’ambito della XXXV assemblea annuale dell’Anci ‘Prima cittadini. Sindaci, fuori dal luogo Comune’, in corso al Complesso fieristico Rimini Fiera. Alla discussione sono intervenuti anche il sindaco di Napoli e vicepresidente Anci Luigi de Magistris, il sindaco di Treviso Mario Conte, il consigliere comunale di Tavagnacco e presidente Anci FVG Mario Pezzetta e il sindaco di Polignano a mare e presidente Anci Puglia Domenico Vitto.
“C’è tempo fino a dicembre per raggiungere il traguardo delle 50mila firme - ha spiegato Nardella -, per questo invito i sindaci, che ancora non lo hanno fatto, a farsi promotori di questa iniziativa, a firmare e a far firmare una proposta che se arriverà in Parlamento obbligherà il Parlamento stesso a discuterla e votarla”. “I sindaci sono un punto riferimento per i cittadini e questa è una cosa straordinaria - ha continuato il sindaco -. Nella perdita di credibilità della classe politica, i sindaci e gli amministratori locali rappresentano un argine alla perdita di fiducia nelle Istituzioni e nei politici. Per questo, promuovere azioni come questa sull’ora di educazione alla cittadinanza nelle scuole, con la collaborazione attiva della cittadinanza è fondamentale”. “In quest’anno in cui ricorre il 40esimo anniversario della morte di Aldo Moro, che introdusse l’educazione civica in tutte le scuole - ha proseguito Nardella - vogliamo rafforzare quel principio, promuovendolo insieme ad altri insegnamenti come l’educazione ambientale e alimentare, l’educazione digitale e l’insegnamento della Costituzione”.
Fonte: Comune di Firenze - Ufficio stampa
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