La sicurezza non è solo controllo del territorio, telecamere (magari intelligenti) e polizia di prossimità. Un quartiere, una piazza, una via diventano più sicuri quando di quei luoghi qualcuno si prende cura, quando vivono e sono vissuti. La sicurezza è così anche riqualificazione urbana, presidio sociale, le vie che si animano di iniziative e negozi e saracinesche di fondi sfitti che tornano a sollevarsi.
Una politica sulla sicurezza urbana è insomma qualcosa di complesso: una "Toscana sicura" è una "Toscana che si cura". Un gioco di parole ma anche il fil rouge di una serie di azioni già messe in campo, sperimentate, e che ora ambiscono a diventare altrettanti linee guida. Venerdì 26 ottobre la giunta regionale presenta il libero bianco sulle politiche regionali di sicurezza urbana integrata. L'appuntamento è dalle 9 alle 13 alla ex Manifattura Tabacchi in via della Cascine 35 a Firenze.
Apriranno i lavori la prefetto di Firenze Laura Lega e il presidente di Anci Toscana e sindaco di Prato, Matteo Biffoni. Sarà l'assessore alla presidenza e alle politiche per la sicurezza urbana della Regione, Vittorio Bugli, ad illustrare le linee guida toscane.
La mattina prevede anche una tavola rotonda durante la quale il giornalista Nicola Vasai intervisterà Mario Iannella della Scuola Superiore S.Anna di Pisa, Gianguido Nobili del Forum italiano sicurezza urbana e Francesco Raspini, responsabile sicurezza di Anci Toscana e assessore a Lucca. A tirare la fila della mattinata sarà il presidente della Toscana Enrico Rossi, le cui conclusioni sono attese attorno alle 12.30.
Fonte: Regione Toscana
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