La «Grande Guerra» contro tutte le guerre (2014-2018), progetto curato dall’Associazione Vinci nel Cuore.Li omini boni desiderano sapere, volge alla sua conclusione. I prossimi eventi sono previsti per il 24 ottobre alla Biblioteca Leonardiana e per il giorno 4 novembre 2018 all’interno del calendario delle celebrazioni del primo centenario della Grande Guerra organizzate dal Comune di Vinci. Due date significative, simboliche, che segnano la prima l’inizio di due battaglie (Caporetto del 1917 e Vittorio Veneto del 1918) dagli esiti assai diversi per l’Italia; la seconda la fine del conflitto mondiale. A raccontare la guerra saranno però le voci dei vinciani al fronte, attraverso le lettere e i documenti conservati negli archivi pubblici e privati.
Il 24 ottobre 2018 alle ore 21,15 la serata è dedicata al racconto di una famiglia importante per il territorio “I Fucini alla Grande Guerra, il racconto di una famiglia borghese”. Un nipote del sor Renato, Mario Fucini, è stato un pilota, asso della prima guerra mondiale, autore di un libro “Voli sul nemico”, best seller negli anni Trenta; ma tutti i personaggi della famiglia sono coinvolti nel ricordo attraverso il racconto di un giovanissimo storico, Francesco Bellucci. La serata prevede l’intervento di Paolo Santini, Nicola Baronti con le letture di Andrea Giuntini. E’ prevista un’appendice curiosa per rievocare la storia del dono della bandiera (1914) alla Leonardo da Vinci con foto e immagini inediti. il Comune di Vinci insieme alla Società Leonardo da Vinci, di cui Renato Fucini era un esponente, donarono nel 1914 la bandiera di battaglia alla nave della Regia Marina, la Leonardo da Vinci, affondata nel 1916, recuperata nel 1919 dalle acque del Golfo di Taranto, con un’opera dell’ingegneria italiana, dedicata al Genio di Vinci in occasione delle Onoranze Leonardiane di un secolo fa. “ Non intendiamo celebrare una vittoria, né piangere una sconfitta – scrivono gli organizzatori – soltanto commemorare un passaggio importante di un percorso storico e sociale che porterà a sancire, dopo il secondo conflitto mondiale, il ripudio della guerra come mezzo di risoluzione dei conflitti tra le nazioni. Abbiamo deciso di raccontare la guerra attraverso le parole e i ricordi dei vinciani al fronte, a dimostrazione che la Storia, con la S maiuscola, non può fare a meno delle storie, con la s minuscola, delle persone, delle famiglie e delle formazioni sociali, naturali articolazioni di una società moderna e democratica”.
Fonte: Vinci nel cuore - Ufficio stampa
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