Porta la firma del Dipartimento di Scienze della Formazione e Psicologia dell’Università di Firenze la piattaforma Elisa (E-learning degli Insegnanti sulle Strategie Antibullismo) per la formazione a distanza dei docenti e il monitoraggio del bullismo e cyberbullismo, al centro di una sperimentazione del Miur, la più importante realizzata finora a livello nazionale, che vedrà coinvolti 16mila docenti e 8mila scuole di tutto il Paese.
L’iniziativa è stata presentata oggi da Ersilia Menesini, direttore Dipartimento di Scienze della Formazione e Psicologia dell’Università di Firenze, e da Giuseppe Pierro della Direzione Generale per lo studente, l’integrazione e la partecipazione del Miur alla fiera dell’istruzione Didacta Italia, in corso a Firenze alla Fortezza da Basso.
La piattaforma, fruibile da oggi (www.piattaformaelisa.it), è rivolta agli insegnanti e ai dirigenti scolastici. In una sezione, riservata ai docenti, sono disponibili i corsi in e-learning che prevedono un percorso articolato di approfondimento delle caratteristiche del bullismo e cyberbullismo e la presentazione delle azioni di prevenzione e contrasto. In una seconda sezione, le scuole avranno l’opportunità di monitorare questi fenomeni tramite questionari che forniranno un riscontro sull’incidenza e le caratteristiche del problema nelle classi.
“La formazione e il monitoraggio previsti da Elisa attraverso strumenti di e learning e a distanza– sottolinea Ersilia Menesini - consentono una sperimentazione su larga scala e rispondono a una grande sfida educativa e scientifica. La piattaforma inoltre propone attività e pratiche di cui conosciamo l’efficacia a seguito di sperimentazioni precedenti, che saranno in grado di ridurre e contrastare questo fenomeno”.
Elisa è stata presentata la prima volta nel febbraio scorso in occasione del Safer Internet Day 2018. La realizzazione della piattaforma rientra nel piano nazionale di formazione dei docenti referenti per il contrasto al bullismo e al cyberbullismo varato dal Ministero con l’entrata in vigore della Legge 71/2017.
Grieco: "Formazione e istruzione, Toscana regione orgogliosamente europea"
"La Toscana è una regione orgogliosamente europea, che vuole stare nei parametri europei e ci riesce, ma soprattutto riesce a vedere gli effetti delle politiche messe in atto". L'assessore alla formazione e istruzione Cristina Grieco ha esordito con queste parole all'iniziativa annuale organizzata dalla Regione per fare il punto sull'avanzamento del Por Fse (il Programma operativo che ha riservato alla Toscana oltre 730 milioni di finanziamenti in sette anni, dal 2014 al 2020) e che quest'anno è stato inserito nella cornice di Didacta.
"Il finanziamento è importante – ha detto Grieco – ma ancora più importante è il sistema di obiettivi, di politiche condivise, e non ultimo il Programma Pilastro europeo dei diritti sociali. Rappresentano un patrimonio che l'Europa ci offre, attraverso il quale si danno opportunità, si combattono le disuguaglianze e si cementa la comunità per costruire il futuro".
Grieco ha quindi ricordato i risultati delle politiche toscane che vanno di pari passo alla progressione della spesa "segno che questi fondi li stiamo impiegando bene" ha evidenziato l'assessore. Dall'inizio della programmazione nel 2014, la Toscana è la regione in Italia che più di tutte ha abbattuto la dispersione scolastica. All'inizio del settennio di programmazione si registrava una dispersione di oltre il 17%, oggi siamo al 10,9%. Stessa cosa per i Neet, i giovani che non studiano e non lavorano, dove dal 25% si è passati a poco più del17%.
"Queste percentuali di per sé possono volere dire poco – ha concluso Grieco - ma si traducono in migliaia e migliaia di giovani che sicuramente hanno avuto più opportunità. Stiamo costruendo un sistema davvero integrato di politiche per l'educazione e per il lavoro in un ottica di apprendimento permanente. Investiamo sui giovani che sono il nostro asset principale perché sono anche il futuro. Il futuro dei nostri territori e delle nostre comunità".
Protocollo Rete Nazionale dei Licei Artistici e CnA Artistico
Un protocollo di collaborazione fra CNA Artistico e la Rete Nazionale dei Licei Artistici per contribuire alla formazione delle nuove leve dell’artigianato: lo hanno siglato questa mattina a Fiera Didacta 2018, nello stand CNA, il Presidente nazionale CNA Artistico e Tradizionale, Andrea Santolini, e la Presidente della Rete Nazionale dei Licei Artistici, Maria Grazia Dardanelli. Sarà costituito un comitato tecnico, che definirà i tempi e le modalità delle attività condivise.
CNA Artistico e Tradizionale rappresentanza le imprese dei settori della lavorazione metalli e pietre preziose, ceramica, liuteria, restauro beni culturali, lavorazione del ferro battuto, vetro e marmo e tessuti. “Una gamma completa di professionalità artigiane – spiega il Presidente nazionale Andrea Santolini - aventi in comune la specificità del "saper creare" e del "saper produrre" l'oggetto artistico, e del "saper intervenire" sul bene culturale”.
La Rete Nazionale dei Licei Artistici promuove progetti nell'ambito dell'alternanza scuola-lavoro, progetta e realizza attività formative, di avviamento al lavoro, artistiche, didattiche, di ricerca e sperimentazione.
Il protocollo, che ha la durata di tre anni, ha l’obiettivo di:
- favorire il processo di integrazione tra mondo scolastico e mondo imprenditoriale, rendendo disponibile ognuno il proprio know how, quale patrimonio strategico necessario allo sviluppo del sistema educativo e formativo italiano ed al mantenimento di capacità competitive sui mercati internazionali del settore;
- contribuire allo sviluppo sociale delle nuove generazioni con iniziative concrete volte alla conoscenza del patrimonio del “saper fare”, unico al mondo, da tramandare alle nuove generazioni per evitare che scompaia o diventi residuale;
- porre la dovuta attenzione al singolo territorio valorizzandone le caratteristiche e individuandone le potenzialità;
- contribuire ognuno con le proprie esperienze, conoscenze scientifiche, tecnologiche e gestionali, al miglioramento della formazione degli studenti;
- favorire l'alternanza scuola lavoro mirata a consolidare l'apprendimento fondato sul saper fare;
attraverso lo sviluppo di azioni che :
- mirino alla trasmissione, lo scambio e la diffusione dei saperi e delle competenze propri dell’artigianato artistico italiano nell’ambito della istruzione artistica;
- contribuiscano alla formazione, all’orientamento, all’addestramento e all’inserimento nel mondo del lavoro degli studenti;
- offrano supporto al corpo docente contribuendo all’implementazione della qualità e specializzazione della formazione artistica;
- attivino momenti di confronto tra il mondo della formazione e quello del lavoro;
- favoriscano una visione piena e coinvolgente della realtà dell’artigianato attraverso la comunicazione diretta delle “storie” degli artigiani.
Il Progetto Peer Safety Education a Didacta 2018 tra le Eccellenze della Scuola Toscana
La Sicurezza è un percorso culturale che inizia a scuola ed evolve in azienda.
“Da questa convinzione nasce il progetto PEER SAFETY EDUCATION (PSE), basato sulla metodologia dell’educazione tra pari, per accrescere la Cultura della Sicurezza e la Consapevolezza del Rischio a partire dalle nuove generazioni” afferma Francesco Meduri – Presidente dell’Istituto Italiano per la Sicurezza (IIS), l’associazione NO profit che lo ha ideato e sviluppato.
Il progetto, che nel periodo 2016-2018 ha coinvolto circa 15.000 giovani di ogni fascia di età e ha consegnato la certificazione di Safety Tutor a quasi 500 studenti approda a DIDACTA 2018, presso lo stand della Regione Toscana, tra le Eccellenze della Scuola Toscana.
Al più importante appuntamento fieristico sul mondo della scuola, sarà una delegazione dell’I.I.S L. da Vinci – Fascetti di Pisa (in rappresentanza anche del Liceo Artistico Russoli, dell’Ist. Alberghiero Matteotti e dell’IC - I. Masih) ad illustrare il progetto PSE e le sue finalità.
Si tratta di un percorso di formazione che coinvolge studenti di ogni ordine e grado, attraverso un processo a cascata che arriva fino alla scuola dell’infanzia. Si parte dagli allievi delle scuole superiori che, una volta formati, diventano insegnanti-formatori degli allievi delle scuole di grado inferiore.
Un’idea di progetto che mira a sensibilizzare i giovani sulle tematiche della salute, sicurezza ed ambiente. Con i giovanissimi fino all’età adolescenziale ci si focalizza sui rischi legati alla vita quotidiana (ambiente domestico, strada), per passare poi ad approfondire anche i rischi connessi alla vita lavorativa con i giovani di maggiore età.
Se da una parte attraverso i giovani si punta a veicolare concetti importanti anche verso gli adulti, a partire dal proprio ambiente familiare, dall’altra si lavora per costruire una rete di aziende partner per sviluppare il percorso formativo anche in ottica aziendale.
I “giovani adulti” acquisiscono esperienze e sensibilità sia attraverso l’organizzazione di giornate divulgative sviluppate in ambito scolastico che in giornate della sicurezza organizzate in ambito aziendale. Questo permette loro di sviluppare anche tutta una serie di soft skills, fondamentali per il loro futuro percorso personale e professionale.
L’obiettivo quindi è quello di innescare ed alimentare un circolo virtuoso e auto-sostenibile, orientato ad accrescere la Cultura della Sicurezza e Consapevolezza del Rischio su tutto il territorio nazionale, per contribuire a ridurre il numero di incidenti che ogni giorno generano vittime sul lavoro, sulla strada e nell’ambiente domestico.
Fonte: Ufficio Stampa
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