In una affollata e blindatissima Pontedera è arrivato oggi, giovedì 18 ottobre, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Tra la biblioteca Gronchi e il Teatro Era, il presidente omaggerà la figura di un suo omologo pontederese illustre, vale a dire Giovanni Gronchi.
"La patria non è fatta di vuoti rigurgiti nazionalistici, Gronchi lo sapeva bene. La coscienza nazionale si rinnova e attinge a valori storici che la patria sintetizza, che rende imperiosa l'esigenza dell'autonomia e dell'indipendenza verso ogni egemonia dei più forti" e che, proprio per questo "preme per rompere il cerchio fatale dei miti della violenza, del diritto della forza, dell'equilibrio di potenze" ha detto proprio Mattarella
La presidenza Gronchi ha accompagnato la nascita e l'avvio dell'integrazione europea, ha riportato l'attuale Presidente della Repubblica, aggiungendo: "La necessità di evitare un finanziamento inflazionistico della spesa statale, evitando deprezzamenti della lira, venne condivisa da Gronchi che fece espresso riferimento, nel messaggio, alla esigenza inderogabile di mantenere condizioni di sanità monetaria, attraverso una saggia politica per gli investimenti e le spese".
Infine, un parallelo tra Gronchi e l'attualità: "Il presidente della Repubblica è custode della Costituzione e svolge una funzione di responsabile vigilanza costituzionale. Gronchi esprimeva una onesta ed energica volontà di raddrizzamento del timone costituzionale".
Mattarella Pontedera, le parole di Rossi: "Torniamo alle origini"
"La libertà e la democrazia non sono conquiste acquisite per sempre, ma sono momenti del suo cammino faticoso. Perciò è necessario, per dirla con Machiavelli, "ritirare la Repubblica verso il suo principio" e ritornare alle origini della nostra democrazia repubblicana, ai suoi ideali e fondamenti, per costruire insieme - come direbbe il presidente Gronchi - forme superiori di convivenza sociale e politica".
Il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, nel suo intervento al Teatro Era di Pontedera alla presenza del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, ha ricordato il presidente emerito della Repubblica, Giovanni Gronchi, che a Pontedera era nato nel 1887 e il suo forte legame con il territorio da cui proveniva, a quaranta anni dalla morte avvenuta il 17 ottobre 1978.
Rossi ne ha richiamato l'impegno in difesa del tessuto produttivo locale, dalla Marzotto, alla Saint Gobain, alla Piaggio, alla Richard Ginori, alla Fiat e quello per dotare l'area di importanti opere pubbliche a partire dallo scolmatore dell'Arno.
"La sua – ha aggiunto il presidente Rossi – è stata una vita di impegno per la promozione delle ragioni del lavoro, della Costituzione, della democrazia e dell'uguaglianza, perché Gronchi era convinto che il miglioramento delle condizioni di vita dei lavoratori e dei ceti più umili fosse necessario per il loro inserimento nella vita democratica del Paese".
Dopo averne ricordato il dissenso rispetto al regime fascista, di cui aveva denunciato con forza le intimidazioni e le responsabilità nell'omicidio di Giacomo Matteotti, l'impegno nel Comitato di Liberazione Nazionale e il lavoro per la costruzione del sindacato unitario, Rossi ha aggiunto che elementi della sua presidenza furono il tentativo di superare il centrismo, l'impulso all'attuazione della Costituzione per le parti ancora disattese e un notevole attivismo per una politica estera più autonoma nel Mediterraneo.
Il presidente Rossi ha quindi concluso il suo intervento con un saluto al presidente Sergio Mattarella: "benvenuto presidente a Pontedera e in Toscana".
Mattarella a Pontedera, annullo filatelico speciale
Poste Italiane celebra con un annullo filatelico la memoria di Giovanni Gronchi. L’iniziativa filatelica è stata realizzata in occasione della visita del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, a Pontedera per commemorare Giovanni Gronchi, terzo Presidente della Repubblica italiana nel settennato 1955-1962, in occasione del 40° anniversario della sua scomparsa. Qui ulteriori info.
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