Ferma restando l’attesa dell’effettiva firma dell’ordinanza contingibile e urgente del Presidente della Regione Toscana Enrico Rossi, che, laddove non arrivasse concretamente, ci vedrebbe costretti a indire una manifestazione di protesta delle oltre 100 imprese di autospurgo toscane associate alla nostra organizzazione, CNA FITA Toscana sta lavorando e seguendo anche l’evoluzione delle necessarie e auspicabili modifiche normative di livello nazionale che porterebbero al definitivo superamento dello stato di emergenza dei fanghi da depurazione.
E’ positivo che, all’interno della Legge di Stabilità attualmente in discussione, sia stata annunciata dal Ministero dell’Ambiente la soluzione al problema dei fanghi, unica strada per ritornare ad una situazione di normalità.
Al contempo CNA FITA Toscana comunica che le imprese associate hanno assunto la decisione obbligata di indicare nelle prossime fatture emesse nei confronti dei propri clienti una voce “emergenza fanghi” che coprirà soltanto una minima parte dei maggiori costi che hanno dovuto subire in questi mesi.
CNA FITA TOSCANA esprime una forte preoccupazione perché centinaia di aziende e migliaia di posti di lavoro rischiano un dissesto economico, e la loro sopravvivenza.
Purtroppo gli oltre due mesi di parziale inattività, oltre ad aver portato maggiori oneri per il conferimento dei liquami nel centri di depurazione hanno generato una forte diminuzione di fatturato e una diminuzione importante della produttività aziendale; di contro è aumentato anche il numero dei KM percorsi dal momento che le imprese di autospurgo sono state costrette a recarsi anche fuori regione per il conferimento dei liquami ai centri di smaltimento.
Fonte: CNA Toscana - Ufficio Stampa
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