L'educazione musicale nel Terzo settore

L’educazione musicale nel pubblico e privato del Terzo Settore è il titolo del convegno che si è svolto stamani a Firenze nella Sala Luca Giordano di Palazzo Medici Riccard, sede della Città Metropolitana.

Fautori di questo momento di confronto il Forum Nazionale per l’Educazione Musicale e l’Associazione Italiana Scuole di Musica con lo scopo di mettere in evidenza i punti di forza, di portare alla luce le criticità del settore e ultimo, ma non meno importante, sollecitare il mondo politico per realizzare interventi concreti e integrati.
Questa la fotografia del settore. Al Forum sono iscritte 20 fra associazioni e federazioni con circa 3000 associazioni affiliate per un totale di 160.000 mila soci con un indotto di circa 10.000 lavoratori.

Numeri piccoli se considerata la vastità degli organismi ed enti che confluiscono in tutto il Terzo Settore, ma con un ruolo molto rilevante : quello dell’insegnamento.
“L’educazione musicale - spiega la presidente dell’Associazione italiana Scuole di Musica Ivana Ceccherini - in Italia è poco inserita nelle scuole pubbliche. Il più delle volte i presidi, adesso dirigenti scolastici, si trovano a doverla affidare a persone che non sempre hanno i requisiti. Discorso diverso per le scuole private, dove le competenze sono più mirate perché i laureati si indirizzano qui per avere possibilità di lavoro”.

Nella mattinata, che è iniziata con i saluti istituzionali della Città Metropolitana con il Presidente del Consiglio Comunale Andrea Ceccarelli e del Presidente del Consiglio Eugenio Giani, la Presidente del Forum Nazionale Giuliana Pella ha introdotto la visione generale a cui seguirà l’intervento dell’Ufficio Scolastico Regionale che illustrerà i rapporti in atto tra la scuola pubblica e le associazioni del territorio.

Il convegno è proseguito con la presentazioni di alcune leggi regionali (Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia e la stessa Toscana) che operano nel settore.

Durante la mattinata la Presidente Ceccherini ha fatto il punto sugli interventi regionali sull’educazione musicale con un excursus degli ultimi anni. “Fino al 2015 l’Associazione Italiana delle Scuole di Musica - ha detto la presidente Aidsm Ivana Ceccherini - ha ricevuto il contributo annuale dalla Regione per le attività formative musicali così come da anni è stato anche per l’Anbima e la Feniarco. Nel 2016, attuale legislatura, non sono stati erogati dalla Giunta Regionale contributi per mancanza di fondi. A dicembre, però il Presidente del Consiglio Regionale Eugenio Giani interviene con i fondi della Presidenza del Consiglio ed eroga un contributo “una tantum” ad Anbima e Feniarco”.

L’anno scorso la Giunta grazie ad una proposta dell’assessore Barni e con la presenza dell’assessore Grieco sono stati stanziati contributi per Anbima e Feniarco di € 100.000 per le loro associate + 5.000 per le attività delle associazioni stesse per un totale di € 210.000, finalizzato all’educazione musicale di base.

“Nel 2018 - conclude la presidente Ceccherini - stanzia un contributo di 210,00 euro sempre per Anbima e Feniarco per le stesse finalità, determinando un lodevole recupero nel riconoscimento delle attività di Bande e Cori”.

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