Cas, Alberti: "Il Prefetto sta applicando una legge del Governo Renzi"

Il consigliere regionale Jacopo Alberti esprime solidarietà a Laura Lega, Prefetto di Firenze, per i continui attacchi che sta subendo da più parti: “Stanno contestando una legge approvata sotto il Governo Renzi, siamo alla follia”

“Vorrei esprimere la mia solidarietà nei confronti del Prefetto di Firenze, Laura Lega, per i continui attacchi che sta subendo. Il Prefetto – dice il consigliere regionale - ha un curriculum di tutto rispetto, e continuare a dire che la circolare da lei emanata nei giorni scorsi riguardo agli orari di rientro ai Cas è anticostituzionale e, addirittura, arrivare a scomodare le leggi razziali come ha fatto Enrico Rossi, è delegittimante verso la sua figura e svilente del suo lavoro. Il prefetto è una professionista con anni di esperienza e, soprattutto le figure rappresentative fiorentine e toscane, non dovrebbero permettersi di contestarne l’autorità. Anche perché la legge che il Prefetto sta applicando è stata approvata durante il governo Renzi”.

“Il provvedimento – spiega l’esponente leghista - è compreso nel Dl 42 che fu approvato nel 2015 (entrata in vigore il 30/09/2015) quando il Capo del Governo era Matteo Renzi, e modificata nel 2016, con approvazione di camera e senato nel 2017, sotto il Governo Gentiloni. E questa legge non è altro che l’attuazione della direttiva UE 2013/33, recante norme relative all’accoglienza dei richiedenti protezione internazionale, nonché della direttiva 2013/32 dell’UE recante procedure comuni ai fini del riconoscimento e della revoca dello status di protezione internazionale”.

Si tratta dell’articolo 10 del comma 2 del DL 42/2015: “ E’ consentita l’uscita dal centro nelle ore diurne secondo le modalità indicate nel regolamento di cui all’articolo 38 del decreto legislativo 28 gennaio 2008, n. 25, con obbligo di rientro nelle ore notturne. Il richiedente può chiedere al prefetto un permesso temporaneo di allontanamento dal centro per un periodo di tempo diverso o superiore a quello di uscita, per rilevanti motivi personali o per motivi attinenti all’esame della domanda. Il provvedimento di diniego sulla richiesta di autorizzazione all’allontanamento è motivato e comunicato all’interessato ai sensi dell’articolo 10, comma 4, del decreto legislativo 28 gennaio 2008, n. 25, e successive modificazioni”.

“Ora la sinistra, il PD, la Cgil, e chi più ne ha più ne metta, vogliono venirci a dire che non si può applicare una legge che proprio loro hanno proposto e avallato, mettendo in dubbio le competenze di una istituzione? Siamo alla follia. Il prefetto di una città – conclude Alberti - non fa politica, rappresenta lo Stato, e applica le leggi. Ogni altra interpretazione non è accettabile”.

Fonte: Ufficio Stampa

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