Sala gremita a Palazzo Vecchio per la giornata promossa dalla Fnp-Cisl. Il segretario generale Gigi Bonfanti: “La saggezza dei pensionati per dare vita insieme ai giovani a un modello di società nuova e migliore”
“La democrazia è viva, ma la rappresentanza è una questione seria che non si legittima a colpi di post su Facebook”. Questo il messaggio lanciato ieri, venerdì 12 ottobre, a Firenze dal Festival delle Generazioni, l’iniziativa dei pensionati della Cisl dedicata proprio al grande tema “Rappresentanza è democrazia”.
“Gli effetti prodotti dal cambiamento del contesto politico sociale hanno portato il sindacato, che resta un’isola di democrazia, ad assumersi nuove responsabilità nel cercare di creare un effetto moltiplicatore di un’azione rivolta a sollecitare la partecipazione e la passione dei giovani, dei lavoratori e dei cittadini tutti, investendo nell’intelligenza collettiva, cercando un approdo affidabile per superare le difficoltà esistenziali e le solitudini individuali e collettive”, dice il segretario generale della Fnp-Cisl, Gigi Bonfanti. “È per questo – continua – che continueremo, anche nelle prossime edizioni, a lavorare utilizzando la saggezza e la forza organizzativa dei nostri pensionati, per fare in modo che il Festival possa rappresentare davvero il punto di incontro delle generazioni per dare vita a un modello di società nuova e migliore”.
Sala dei Cinquecento di Palazzo Vecchio gremita di pensionati e di giovani, che nel corso della giornata hanno ascoltato le riflessioni di politologi, economisti, giornalisti e personaggi dello spettacolo e della cultura. Dalla mattinata, moderata da Antonio Polito, con la segretaria generale della Cisl Annamaria Furlan, Nadia Urbinati, Gianfranco Pasquino, Giulio Sapelli, Valerio Onida, il professore di Economia politica all'Università di Siena Stefano Bartolini e il presidente dell'Istituto Luigi Sturzo Nicola Antonetti, al pomeriggio con Vittorio Sgarbi, il giornalista Tommaso Labate con i reporter adolescenti di Radio Immaginaria e François Bourguignon, l'ex capo economista della Banca Mondiale, che ha tenuto una lectio magistralis sul rapporto tra economia e populismo. La sera, infine, Michele Mirabella che ha portato in scena una “Intervista impossibile” a Gioachino Rossini.
“È stata una maratona di pensieri e di emozioni, con tanti punti di vista diversi che ci hanno aiutato a capire come la democrazia sia ancora viva finché c'è spazio per il confronto – aggiunge la direttrice artistica del Festival delle Generazioni, Francesca Zaffino –. I giovani, che ancora si interrogano e chiedono spazio, ci danno speranza sulla tenuta della nostra società. Anche per loro, il percorso del Festival delle Generazioni va avanti: questo è solo un arrivederci, torneremo a Firenze il prossimo anno nella consueta formula dei tre giorni, sempre ad ottobre”.
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Fonte: Festival delle Generazioni - Ufficio Stampa
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