Il futuro del PD Toscana passa dalle primarie. Oggi si vota per eleggere il nuovo segretario tra Simona Bonafé e Valerio Fabiani.
È la prima volta che in Toscana si utilizza questo strumento per scegliere chi guiderà il partito e questo non è solo un dato statistico: dopo la sconfitta elettorale del 4 marzo e le dimissioni dell'ex segretario Dario Parrini il PD è alle prese con un complesso tentativo di riassestamento di leadership e di programma. Le divisioni interne sono emerse con una certa insistenza e probabilmente, al di là della retorica della partecipazione popolare, non esistevano i presupposti per la scelta di un candidato unico dall'alto.
La Reggenza non ha certo portato il silenzio tra le varie 'correnti' e anzi sembra essersi acuita la divisione tra chi tenta di serrare le file e chi invece vorrebbe imprimere una 'svolta a sinistra'. Tutto questo non ha rassicurato gli elettori i quali (soddisfatti o meno dell'operato della scorsa legislatura) attendono di capire con chiarezza dove vuole andare il partito.
In questo contesto sono emersi i due sfidanti delle primarie e la scelta non è solo tra due nomi: la sfida tra Simona Bonafé, sostenuta da Matteo Renzi, e Valerio Fabiani, proveniente dall'area orlandiana e fresco di endorsement di Zingaretti, riporta a livello locale le contrapposizioni programmatiche all'interno del PD romano. Da una parte chi vuole proseguire con l'indirizzo intrapreso rivendicando quanto fatto negli ultimi anni e invitando a serrare le file contro la minaccia del 'populismo spendaccione' giallo-verde, dall'altro chi, preso atto delle sconfitte del 4 marzo e delle comunali, chiede di rinsaldare il rapporto con la base sociale attraverso politiche 'a sinistra'.
Tra quest'ultimi gli ex renziani 'delusi' come Rosa Maria Di Giorgi che ha dichiarato di sostenere Fabiani. A dimostrazione dell'incertezza che regna nel partito anche la parabola di Federico Gelli, critico della linea renziana e quasi sicuro candidato alla segreteria, che poi ha fatto un passo indietro sostenendo il progetto della Bonafé.
Una scelta determinante
La vittoria di oggi sarà determinante, anche perché all'orizzonte ci sono le Amministrative (si vota anche a Firenze) e soprattutto le elezioni regionali: perdere la 'Toscana rossa' sarebbe una vera e propria debacle che avrà pesantissime ripercussioni locali e a livello nazionale.
Il voto odierno, quindi, è utile per sondare in un territorio considerato roccaforte politica del PD quale sia la strada che l'elettorato è pronto a seguire. Da questo punto di vista un altro dato fondamentale è l'affluenza al voto in quanto renderà noto l'appeal politico del programma proposto.
La prima fase del congresso
Tra gli iscritti sembra prevalere la scelta di continuità. Nella prima fase del congresso, conclusasi il 29 settembre scorso, la Bonafé ha infatti raggiunto il 67,88% di voti, contro il 32,12% di Fabiani. A votare sono state 15mila persone, il 36,23% degli aventi diritto.
I RISULTATI
A conteggio ancora in corso, il risultato è chiaro: sarà l'eurodeputata Simona Bonafè il nuovo segretario del Pd Toscano. La partecipazione sarebbe stata di circa 45mila votanti e il risultato di Bonafè, voluta dall'area renziana, è intorno al 65% contro il 35% di Valerio Fabiani, candidato di area orlandiana.
Su Twitter Bonafè ha dichiarato: "Grande partecipazione per le primarie in #Toscana. Un segnale di fiducia e vitalità che ci permette di affrontare tutti #insieme, a testa alta, le sfide che abbiamo di fronte".
Nell’Empolese Valdelsa vince Simona Bonafè
Simona Bonafè vince le elezioni primarie per il segretario regionale con 2202 voti pari al 68,39%, Valerio Fabiani conquista 1018 voti, pari al 31,61%. Bonafè vince in tutti i comuni tranne Montaione, dove invece si afferma Fabiani. Nell’Empolese Valdelsa, nei 37 seggi allestiti, hanno votato 3246 persone. Leggi tutto.
Provincia di Prato, Bonafè vince di poco
Sono 2132 gli elettori che oggi hanno votato nella provincia di Prato per scegliere il segretario del Partito Democratico regionale. A livello provinciale il risultato vede Simona Bonafè registrare il 56,20% delle preferenze contro il 43,80% raggiunto da Valerio Fabiani. Per quanto riguarda i risultati nel comune di Prato, i votanti sono 1396 con Simona Bonafè che si attesta sul 62,06% e Valerio Fabiani sul 37,94%. "Ringrazio a nome di tutto il Partito Democratico gli elettori che si sono espressi per la scelta del segretario regionale - dichiara il segretario provinciale Gabriele Bosi - e ringrazio anche le decine e decine di volontari che hanno contribuito a questa giornata con la loro presenza nei quasi 40 seggi aperti in tutta la provincia".
Provincia di Pisa, Bonafè stacca Fabiani per 92 voti
Il deputato Stefano Ceccanti rende noti i risultati nella provincia di Pisa con 2873 preferenze per l'europarlamentare e 2785 per Fabiani. Decisiva la campagna della consigliera regionale Alessandra Nardini nel Pisano.
A Collesalvetti Fabiani porta a casa il risultato, ma non basta
Con 200 preferenze a 166, Valerio Fabiani vince in casa nel Livornese, precisamente nel circolo Pd di Collesalvetti, Nugola, e Stagno. Non basta per concludere con la federazione di Livorno alla sua: Bonafè sorpassa per 1180 a 1095.
Bonafè convince anche al Sud: Maremma dalla sua parte
Due terzi dei votanti sarebbero a favore di Bonafè, ma il risultato è ancora parziale.
Provincia di Pistoia, Bonafè doppia Fabiani
Bonafè ottiene 2310 voti, più del doppio dell'avversario, fermo a 1176.
Primi risultati dal Fiorentino: a San Casciano nel Chianti passa Bonafè
Nei circoli di San Casciano Val di Pesa Simona Bonafè ottiene alle Primarie Pd Toscana ben 229 voti contro i 72 per Fabiani e le 2 bianche. Sempre nel Chianti, ma in provincia di Siena, Bonafè ha stravinto anche a San Gimignano.
A Chiusi il 90% dei voti per la Bonafé
A Chiusi maggioranza bulgara per Bonafé che si aggiudica il 90,9% dei voti. Fermo al 9,1% Fabiani. Questi i risultati primarie per l'elezione del segretario regionale Toscana nel comune senese.
LA GIORNATA DEL VOTO
COME SI VOTA
Si vota dalle ore 8 alle ore 20 nei seggi di residenza.
Sono chiamati alle urne non solo gli iscritti, ma tutti coloro che si sentono coinvolti nel progetto politico del partito. I 623 seggi sono disponibili sul sito www.pdempoli.it
Possono votare non solo gli iscritti ma anche tutti gli elettori che si riconoscono nella proposta politica del partito. I giovani di età compresa tra i 16 e i 18 anni e i cittadini stranieri in possesso di regolare permesso di soggiorno possono votare purché si siano registrati on line sul sito www.pdtoscana.it entro il 10 ottobre.
Per votare basta presentarsi al seggio elettorale il giorno del voto con un documento di identità e tessera elettorale. Ai non iscritti al Pd è richiesto un contributo di 2 euro per le spese organizzative.
Il risultato si conoscerà solo in tarda serata, o forse domani mattina.
AFFLEUNZA ORE 12 EMPOLESE VALDELSA
Nell'Empolese Valdelsa alle 12.00 hanno votato 1206 persone. Si vota fino alle 20.00 nei trentasette seggi allestiti negli undici comuni dell’Empolese Valdelsa. Saranno oltre cento i volontari che si mobiliteranno per garantire le operazioni di voto.
Bonafé: "Guardiamo avanti"
Simona Bonafé ha votato intorno alle 13 e ha scritto un post sul suo profilo Twitter: "11 anni fa nasceva il Pd - scrive Bonafè -. Oggi in Toscana dalle 8 alle 20 siamo chiamati a dare a questa bella comunità ancora la forza di guardare avanti. Io ho votato".
11 anni fa nasceva il #PD. Oggi in Toscana dalle 8 alle 20 siamo chiamati a dare a questa bella comunità ancora la forza di guardare avanti. Io ho votato.#primariepdtoscana pic.twitter.com/1rVpVxNCCe
— Simona Bonafè (@simonabonafe) 14 ottobre 2018
Il sindaco di Firenze Nardella con Bonafé
"Oggi votiamo per il segretario del @PdToscana. Siamo l'unico gruppo politico che sceglie democraticamente i propri rappresentanti: è un valore per noi". Lo scrive su twiter il sindaco di Firenze Dario Nardella postando una sua foto mentre deposita la scheda nell'urna subito dopo aver votato stamani, intorno alle 12.00, per il nuovo segretario regionale Toscano.
Oggi votiamo per il segretario del @PdToscana. Siamo l’unico gruppo politico che sceglie democraticamente i propri rappresentanti: è un valore per noi. Io ho scelto @simonabonafe! I seggi sono aperti fino alle 20, qui tutte le info https://t.co/4qvBxJ2ON7 🗳 pic.twitter.com/WU4rKtS3hY
— Dario Nardella (@DarioNardella) 14 ottobre 2018
AFFLUENZA DI CIRCA 25MILA PERSONE IN TOSCANA
E' di circa 25 mila persone, secondo quanto appreso, l'affluenza, fino alle ore 12, alle primarie del Pd toscano per la scelta del nuovo segretario e dell'Assemblea del partito regionale. Per l'occasione sono stati allestiti 623 seggi in tutta la regione, si vota fino alle 20. Il numero dei votanti, stando a questi primi dati di affluenza, sarebbe quindi inferiore a quello registrato per le primarie del segretario nazionale.
AFFLUENZA ORE 20 EMPOLESE VALDELSA
Alle 20.00 nella federazione Empolese Valdelsa hanno votato 3247 persone.
Matteo Renzi vota al circolo San Niccolò
Al circolo di San Niccolò, nell'Oltrarno fiorentino,intorno alle 9.30, è arrivato in bicicletta Matteo Renzi. Il suo endorsement per la Bonafè era stato fatto già qualche giorno fa. Uscendo dal seggio ha fatto appello all'unità del partito contro un Governo giallo-verde che "sta portando l'Italia a sbattere".
Zingaretti annuncia la sua candidatura
Mentre in Toscana si decide il futuro del PD locale, anche da Roma è arrivata una notizia importante a conclusione della due giorni 'Piazza Grande': Nicola Zingaretti ha ufficializzato la sua candidatura al Congresso PD sostenuta anche dall'endorsement di Gentiloni che si è detto d'accordo ad una "nuova strada", ma senza "abiure" rispetto all'operato del partito fino ad adesso.
Vicino a Zingaretti anche Andrea Orlando, Dario Franceschini e Piero Fassino. A sfidare Zingaretti potrebbe essere l'ex ministro Minniti che a giorni potrebbe sciogliere la riserva.
Zingaretti ha ufficializzato la candidatura con un discorso in cui ha annunciato la "nuova strada" con al centro la lotta alle disuguaglianze e una "economia della giustizia".
Ciò che però sembra chiaro e che nessuno nel partito voglia arrivare allo scontro, né a stravolgimenti programmatici. Gentiloni e Martina lavorano in tal senso e auspicano di arrivare al Congresso senza scossoni e con alcuni punti su cui non è ammessa discussione: uno su tutti il no ad accordi con il M5S (alleanza non a caso prontamente 'esclusa' proprio da Zingaretti nel suo discorso di oggi).
A cura di Giovanni Mennillo
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