La rete di associazioni che hanno dato vita al festival Mediterraneo siamo noi esprimono il proprio sostegno e solidarietà a Mimmo Lucano, il sindaco diventato un simbolo dell’accoglienza e alla Nave Mediterranea che sta sorvegliando il tratto di Mediterraneo fra l’Italia e la Libia.
Riace è un modello di accoglienza per i richiedenti asilo che ha rivitalizzato un paese e un territorio che rischiava di morire, sono state accolte famiglie di migranti come quelle che negli anni precedenti avevano lasciato proprio quelle case per migliorare la loro vita al nord. Il modello di Riace è un modello di convivenza universale. L’accoglienza diffusa di questo paesino è quello che negli ultimi anni ha ispirato la creazione dei centri Sprar che troviamo anche qui in Toscana, se ne è parlato anche all’estero e al suo esperimento sono stati dedicati articoli e documentari da parte dei mezzi d’informazione di tutto il mondo.
Si prevede che ai richiedenti asilo siano concesse in comodato d’uso le case abbandonate e recuperate del vecchio abitato e che i soldi dei progetti di accoglienza erogati al comune dal governo siano usati per borse lavoro e per attività commerciali gestite dagli stessi richiedenti asilo insieme ai locali. Per tutti questi motivi Mediterraneo siamo noi si schiera apertamente dalla parte di Domenico Lucano.
Mediterranea, invece, è una risposta e un gesto di chi non vuole far finta che tutto vada bene: le morti in mare si sono triplicate da quando sono state sospese le operazioni di salvataggio in mare delle Ong. Mediterraneo siamo noi per questo sostiene questo atto della società civile che crea azioni concrete di umanità, civiltà e solidarietà per salvare vite umane e per far sì che tutti noi si rimanga umani. Si tratta infatti di un’obbedienza civile verso valori e diritti riconosciuti da tutta l’umanità.
Fonte: Mediterraneo siamo noi
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