"Il decentramento è la strada maestra per consentire la crescita sostenibile e la preservazione dell'ambiente, obiettivi dell'Agenda 2030, che la Regione Toscana è fortemente impegnata a raggiungere tramite l'individuazione di buone pratiche di cooperazione decentrata. Il progetto Futur Proche va in questa direzione".
Lo ha detto oggi la vicepresidente Monica Barni intervenendo al seminario "Città aperte: riflettere e agire per una migliore governance locale e partecipazione cittadina in Tunisia", che ha dato il via ufficialmente al progetto di cooperazione "Futur Proche: sviluppo locale e servizi decentrati per la sostenibilità e la cittadinanza attiva in Tunisia": il progetto ha come capofila la Regione Toscana e un vasto partenariato composto da realtà italiane e tunisine.
"La cooperazione della Toscana con la Tunisia è iniziata ormai quasi 10 anni fa - ha sottolineato la vicepresidente - e ci vede coinvolti su tematiche vicine alla nostra esperienza diretta, ma nello stesso tempo vicine alle richieste che vengono dai nostri partner, come il rafforzamento dei processi di decentramento amministrativo, la sanità, l'economia sociale e solidale, il sostegno all'associazionismo come fattore di crescita della società civile".
"Futur Proche - ha aggiunto - è inserito in questo contesto e vede coinvolto un ampio partenariato toscano (comuni, associazioni della società civile, università), oltre alla Regione Sardegna, ma molto articolato e ampio è anche il partenariato tunisino composto da associazioni, ong, comuni, a testimonianza del fatto che il processo di decentramento e di affermazione delle autorità locali è giustamente vissuto come un processo che coinvolge tutti gli attori che vivono sul territorio. E
con tutti loro condivideremo questo percorso".
Progetto Futur Proche
Il progetto Futur Proche ha l'obiettivo di promuovere decentramento e rafforzamento della governance e delle istituzioni locali tunisine; si concentra sui temi dell'economia sociale e solidale per sviluppare imprese locali che siano sostenibili e per facilitare il loro accesso al mercato. Partner del progetto sono: Cospe, Università di Siena e Firenze, Centro di Salute Globale, i comuni tunisini di Tunisi, Jendouba, Kasserine, Sidi Bouzid e Tataouine e quelli italiani di Capannori, Carrara e Firenze, Anci Toscana, Undp, il Ministero della salute tunisino, la Federazione nazionale Città tunisine, la Direzione regionale della sanità di Kasserine, l'Associazione Rayhana per le donne di Jendouba e l'Associazione Atip di Sidi Bouzid.
La Toscana e la cooperazione con la Tunisia
La Toscana, come sistema regionale della cooperazione internazionale, coordinato e sostenuto dall'istituzione regionale e composto da enti locali, università, ong, associazioni, consorzi di aziende di servizi pubblici locali, è attiva in Tunisia dal 2012 su esplicita richiesta del Ministero affari esteri e dell'Ambasciata tunisina in Italia. Ad oggi sono state investite nella cooperazione internazionale con il Paese risorse regionali per circa 2 milioni di euro ed attivate risorse nazionali ed internazionali pari a 1 milione e 600mila euro.
Cooperazione, missione in Tunisia per Anci Toscana
Missione in Tunisia di Anci Toscana per il lancio del progetto di cooperazione "Futur Proche: sviluppo locale e servizi decentrati per la sostenibilità e la cittadinanza attiva in Tunisia", che vede l'associazione dei Comuni regionale come importante partner e interlocutore. Il progetto ha come capofila la Regione Toscana e un vasto partenariato composto da realtà italiane e tunisine.
Un progetto che ha l'obiettivo di promuovere decentramento e rafforzamento della governance e delle istituzioni locali tunisine, e che si concentra sui temi dell'economia sociale e solidale per sviluppare imprese locali che siano sostenibili e per facilitare il loro accesso al mercato. Un altro importante focus è sulla questione sanitaria: il progetto vuole migliorare la qualità e one ai servizi sanitari di base e rafforzare le strutture gestionali del sistema sanitario.
"Futur Proche" rafforza un'importante collaborazione già esistente tra la Toscana e la Tunisia, portata avanti dalla presenza di importanti partner di progetto italiani e tunisini, che possono entrare in contatto e migliorarsi grazie allo scambio di buone pratiche. Anci Toscana nella missione a Tunisi, dove sono in programma incontri e seminari ai massimi livelli (tra i partecipanti la sindaca di Tunisi Soudad Ben Aberrahim e il Ministro della Salute Imed Hammami) è rappresentata dal direttore Simone Gheri. La Regione è rappresentata dalla vicepresidente Monica Barni, il Comune di Firenze dall'assessore Giovanni Bettarini e il Comune di Carrara dall'assessore Andrea Raggi.
Il progetto prevede tre assi di attività: Asse Governance, coordinata da Anci Toscana per supportare le municipalità tunisine nel processo di decentramento amministrativo in atto in Tunisia dopo le elezioni amministrative; Asse Socio-sanitaria, coordinata dall'Associazione Pontes; Asse Economia circolare, coordinata dal Cospe. Forte ed innovativo il partenariato dell'Asse "Governance", che permetterà di valorizzare esperienze di partnership già esistenti e di crearne nuove. I soggetti dal lato italiano sono Anci Toscana, Comuni di Capannori, Carrara, Firenze, Regione Sardegna e Università di Siena; dal lato tunisino: FNVT, Comuni di Jendouba, Kasserine, Sidi Bouzid, Tataouine, Tunis. Durante la missione avverrà la firma di due importanti Convenzioni tra Anci Toscana e FNVT: la prima per delineare un quadro politico di relazioni tra la Federazione dei Comuni della Toscana e la Federazione dei Comuni tunisini; la seconda relativa all'attuazione del progetto Futur proche, per cominciare a sperimentare la collaborazione attuativa tra le due Federazioni.
Oltre ad Anci Toscana, partner del progetto sono: Cospe, Università di Siena e Firenze, Centro di Salute Globale, i comuni tunisini di Tunisi, Jendouba, Kasserine, Sidi Bouzid e Tataouine e quelli italiani di Capannori, Carrara e Firenze, UNDP, il Ministero della salute tunisino, la Federazione nazionale Città tunisine, la Direzione regionale della sanità di Kasserine, l'Associazione Rayhana per le donne di Jendouba e l'Associazione ATIP di Sidi Bouzid.
Fonte: Ufficio Stampa
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