“Un nuovo PD per la Toscana, è necessario cambiare rotta e ricostruire il centrosinistra mettendo al centro la questione sociale, i diritti e le buone pratiche diffuse nella nostra regione. Per questo ho chiesto a Renzi di venire in Toscana a confrontarsi con me, ma lui sembra preferire i salotti televisivi. Basta con l’arroganza e l’autosufficienza che hanno isolato il PD, ora serve una nuova svolta e un nuovo gruppo dirigente giovane e radicato nei territori. Il modello Toscana deve trovare nuova linfa e nuove energie, gli elettori hanno bocciato Renzi e la sua idea di partito”.
Con queste parole il giovane candidato alla segreteria regionale del PD Valerio Fabiani invita alla massima partecipazione alle primarie aperte di domenica 14 ottobre. La sua competitor, Simona Bonafè, è la fedelissima di Renzi già europarlamentare. “Volti nuovi, di persone impegnate ogni giorno nelle proprie città e nei propri paesi – prosegue Fabiani – per ricostruire il centrosinistra unito e plurale di cui abbiamo bisogno. Da Siena e dalla Toscana parte un’altra idea di partito”.
I candidati di Siena per Fabiani lanciano la sfida e invitano alla partecipazione: “Domenica si cambia musica, l’arroganza del giglio magico ha già fatto troppi danni ed è necessario un rinnovamento profondo di idee e di persone, per tornare ad essere protagonisti delle scelte e vincere la sfide dei prossimi anni. Vicini alla gente, impegnati nella difesa dei diritti sociali e civili, dalla parte dei più deboli per garantire lavoro, sanità e istruzione per tutti. Ci vuole un forte contrasto alle rendite e mettere al centro il lavoro dei giovani. La buona amministrazione deve tenere conto delle fasce più deboli della società, il nostro è un PD di lotta e di governo”.
“Va rivisto lo stesso Statuto del PD e la sua organizzazione – tuonano i candidati senesi per Fabiani – per una vita interna al partito sancita da regole più democratiche e più inclusive, non come avvenuto ad esempio per questo congresso. La nostra lista non vede il riproporsi della solita nomenclatura, di chi già occupa ruoli istituzionali di primo piano, perché crediamo che il rinnovamento passi per una nuova classe dirigente che si affacci con entusiasmo e passione alla guida del PD toscano. I nostri punti cardinali? Lavoro, diritto alla salute, cultura ed enti locali vicini ai cittadini. Da qui ripartiamo, per una rivoluzione democratica del PD e del centrosinistra”.
Lo stesso Fabiani risponde a Bonafè sulle politiche con M5S
Con un direttissimo post su Facebook, corredato da un'ironica immagine con tre punti interrogativi, il candidato alle Primarie del PD Toscana del 14 ottobre, Valerio Fabiani, risponde alla candidata renziana Simona Bonafè la quale, sempre da Facebook, ha fatto appello a votare contro chi voleva l'accordo PD-M5S. Ecco il testo del post di Fabiani:
- Ho letto che Simona Bonafé ha chiamato al voto, domenica alle Primarie toscane, contro chi vuole l'accordo PD-M5S. Dopo aver controllato il calendario e aver appreso che è un dibattito chiuso da mesi, dopo aver controllato i giornali e essere assolutamente certo che ora i 5Stelle governano con la Lega, ho anche controllato la composizione del Consiglio Regionale in Toscana: governa il centrosinistra ed è autosufficiente. Allora mi chiedo: "Perché porre oggi, qui in Toscana, questo problema inesistente? Sarà mica per confondere dai problemi veri?". Io non pensavo possibile l'accordo coi 5Stelle, ma ho la lucidità di dire che se si pose quella questione è perché il modello di partito renziano, che la Bonafè vuole perpetrare in Toscana, aveva perso disastrosamente le elezioni politiche, consegnando ai 5Stelle circa il 30% dei consensi, anche elettori di centrosinistra che dovremmo impegnarci tutti a recuperare. Cara Simona, perché invece di fare discussioni vintage non parliamo di come evitiamo che anche qui in Toscana nel 2020 non accada che la Lega e i 5Stelle governino perché il PD ha subito l'ennesima batosta? Io mi sono candidato proprio per evitare questo, perché penso che il modello di partito arroccato, elitario e chiuso che tu difendi ci porterebbe dritti lì. Io voglio un partito aperto e inclusivo, che ricostruisca con i vari mondi della sinistra e con i pezzi della società che hanno abbandonato noi e la politica. Io ai 5Stelle nemmeno ci penso, ma suggerirei a te che sei anche europarlamentare e dirigente nazionale, di non fare proprio di tutto perché sui temi l'asse Lega-5Stelle si saldi per sempre, perché sennò ci aspetta un'opposizione a vita, che sono certo non sia quello per cui ti sei candidata. Giusto? -
Fonte: Ufficio stampa
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