80 Carabinieri del Comando Provinciale di Arezzo, con l’ausilio delle unità cinofile di Firenze, hanno tratto in arresto, per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, otto cittadini extracomunitari richiedenti asilo e dimoranti nel capoluogo, di età compresa tra i 21 e i 30 anni, di nazionalità nigeriana.
L’indagine condotta dai militari del Nucleo Investigativo, ha avuto come punto di partenza la rissa scoppiata domenica 14 agosto 2017 intorno alle ore 20.30 a Campo di Marte che ha visto coinvolti soggetti extracomunitari di etnia nigeriana e gambiana. All’origine del violento tafferuglio un regolamento di conti relativo alla spartizione del mercato dello spaccio in Arezzo.
L’attività è stata sviluppata con le tradizionali tecniche investigative sul campo, ovvero servizi di osservazione, controllo e pedinamento dei movimenti sospetti posti in essere da individui africani, nel quadrante ricompreso tra via Romana, località Indicatore, zona Saione e zona Tortaia di questo capoluogo aretino. I successivi approfondimenti hanno consentito di stabilire, mediante puntuali sequestri di sostanze stupefacenti del tipo eroina e cocaina, l’oggettiva responsabilità penale dei soggetti.
L’acquisizione poi di dati informativi forniti dalle persone destinatarie dei sequestri dello stupefacente – sono stati documentati almeno 4000 episodi di spaccio a giovani del Valdarno aretino, di Arezzo e della Valdichiana - ha prodotto una circostanziata notitia criminis indirizzata alla competente A.G., che, concordando in pieno con le risultanze investigative, ha emesso otto ordinanze di applicazione di misura cautelare in carcere nei confronti di altrettanti soggetti che in concorso, in modo pressoché industriale, con carattere frequente e sistematico ottenevano consistenti proventi dall’attività illecita, velocemente trasferiti all’estero tramite il sistema dei “Money Transfer”, da esercizi commerciali della provincia di Arezzo. Durante l’esecuzione delle operazioni, i militari hanno tratto in arresto in flagranza di reato L.F. nigeriano richiedente asilo, classe ’97, trovato in possesso di 30 gr. di sostanza stupefacente del tipo eroina e cocaina suddivisa in dosi.
I ruoli svolti da ciascuno degli indagati sono stati compiutamente accertati dai carabinieri del Nucleo Investigativo: alcuni dei prevenuti svolgevano la funzione di esecutori materiali delle cessioni e di agenti riscossori, altri quella di incaricati dei contatti telefonici, di organizzatori degli abboccamenti e ricettori degli ordinativi, altri ancora cumulavano entrambi i ruoli occupandosi anche dell’attività di coordinamento dello spaccio al minuto. In particolare lo svolgimento dell’attività illecita prevedeva l’attivazione dietro richiesta telefonica del cessionario, l’accordo con lo spacciatore sull’incontro e sulla quantità di droga da vendere o cedere, ulteriore contatto di conferma, coordinamento con l’esecutore materiale della cessione. Materiale e sostanze per il “taglio” dello stupefacente erano sistematicamente approvvigionate sul web.
A conferma della pericolosità sociale dei prevenuti, uno di loro a fine agosto si sarebbe reso responsabile in pieno giorno, dell’aggressione perpetrata in zona Saione nei confronti di una donna italiana che in quel momento lo stava riprendendo mentre lo stesso era intento a spacciare stupefacenti.
Gli arrestati, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, espletate le formalità di rito, sono stati tradotti presso il carcere di Arezzo e Sollicciano, in attesa giudizio di convalida.
Fonte: Comando provinciale carabinieri Arezzo
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