Moby Dick raccontato da Alessandro Preziosi, un 'classico moderno' al Teatro di Cascina

Alessandro Preziosi
Alessandro Preziosi

Oltre le apparenze è il titolo della nuova Stagione Serale 2018/19 de La Città del Teatro e della Cultura di Cascina.

La programmazione inizia il 12 ottobre ore 21 con Alessandro Preziosi in Moby Dick dal celebre romanzo di Melville, un recital intenso con live elecrtonics di Paky De Maio, in cui protagonista è la lotta interiore dell’uomo con fronte le sue paure più profonde.

Uno sguardo lungo dentro e oltre le maschere del classico, questo il cartellone degli appuntamenti a Cascina, pensato dalla nuova Direzione Artistica, un viaggio nella riscritture del grande teatro mondiale che vede fra i titoli in programma Il racconto d’inverno di Shakespeare (sabato 10 novembre) una favola nera che rivive con la Compagnia dei Giovani del Teatro Stabile dell’Umbria, Rosaura (14 dicembre), libero adattamento da La vita è sogno di Calderòn de la Barca, in cui il dramma è raccontato dagli occhi di uno dei personaggi femminili più interessanti del Siglo de Oro. E’ poi la volta di Sei della Compagnia Scimone Sframeli (26 gennaio 2019) adattamento dei Sei personaggi in cerca d’autore di Pirandello, per arrivare a Riccardo3 proposto da Arca Azzurra Teatro su testo di Francesco Niccolini e molto liberamente ispirato a Riccardo III di William Shakespeare e ai crimini di Jean-Claude Romand .
Tanti altri i titoli che vivono nelle contraddizioni del presente senza voltare le spalle alla storia e alle radici del teatro.

Tornando al 12 ottobre, in scena Moby Dick, uno degli intramontabili capolavori della letteratura americana e mondiale, storia dell’irriducibile capitano Achab, impegnato nella fatale caccia alla balena bianca, che ha affascinato generazioni di lettori, e continua a farlo ancora nonostante la veneranda età. Scritto nel 1851 e pubblicato in Italia per la prima volta nel 1932, grazie alla stupenda traduzione di Cesare Pavese, il libro di Melville è uno di quei titoli che difficilmente non lascia il segno. Si tratta non di certo solo di una cronaca enciclopedica della quotidianità delle baleniere, ma soprattutto un racconto dell’epica e infinita lotta dell’uomo contro i suoi mostri. L’oceano, con la sua forza oscura e immensa, è il campo di battaglia, mentre la potente balena bianca è l’ancestrale nemico da sconfiggere, simbolo di tutte le paure, le angosce e le ossessioni capaci di abbattere lo spirito.
Ma se Moby Dick rischia di sembrare ad una prima scorsa un libro cupo e disperato, l’obiettivo del recital è un percorso da fare con lo spettatore alla ricerca invece di messaggio di speranza.
L’adattamento è così tutto rivolto a riscoprire quella vena aurea, luminosa che scorre nel sottosuolo della magistrale opera di Melville e che caratterizza buona parte della letteratura moderna: la vena di quei profeti che prima e meglio di tutti hanno intravisto un barlume di Vero nelle profondità dell’uomo e del suo Mistero sulla Terra. Herman Melville è stato un profeta, e Moby Dick rappresenta il suo maggiore testamento, un racconto “nel quale altri racconti confluiscono come correnti nell'oceano”.

La lettura di Alessandro Preziosi accompagnato dal live electronics di Paky De Maio ha l’intento di far comprendere appieno la pendolarità della condizione umana, nel descrivere in modo incomparabile l’eterno rimpianto e allo stesso tempo l’incurabile struggimento che ognuno di noi spinge sempre avanti, sempre altrove. La primavera esistenziale che nel quotidiano sfugge di continuo, i rari, preziosi momenti in cui possediamo una visione, la lotta strenua per conservarne il ricordo nella spasmodica ricerca del porto dove il Male finalmente ci darà tregua.
La Balena Bianca è il Male Assoluto, e nel nostro mondo sembra invincibile; ma alla fine non vinta, non vince, riuscendo a far strage dell’intero equipaggio, ma risparmiando al potere della narrazione il vero protagonista, l’io narrante dal biblico nome di Ismaele.
Il recital tenderà a mettere in luce quello che lo stesso Melville sembrava suggerire, disseminato nella narrazione, quasi inconsciamente, quasi nonostante sé stesso : che sussiste un’altra dimensione delle cose, una dimensione di cui Moby Dick è la parte malvagia, ma non invincibile, una dimensione che ci spinge a lottare e ad andare avanti anche quando ogni senso sembra smarrito, ogni sforzo pare senza esito.
Se l’opera d'arte è sempre irriducibile a un significato univoco Fernanda Pivano confessa lo stallo di Moby Dick: “nessuno è riuscito a dare un' interpretazione del simbolo contenuto in questa tragica storia”. L'avventura è nella natura umana. È un desiderio: il bisogno di partire, di cercare, di andare “oltre” per poi tornare e raccontare. E a partire dai miti della storia antica fino all'epoca moderna, l'avventura è sempre stata una fonte inesauribile per la narrativa.
Alessandro Preziosi, al fianco di Achab, accompagna lo spettatore in questo viaggio fino agli abissi dell'animo umano, aiutandolo a decifrare il labirinto di avventure, simboli e filosofie che ne hanno fatto un moderno mito.
Allora alla fine di questo viaggio potremo dire con Enzo Paci: “La balena non è la fatalità del male, ma la possibilità del bene, la possibilità di trasformare il negativo in positivo”.
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INFO E BIGLIETTI
BIGLIETTI MOBY DICK
A partire da venerdi 5/10 presso tutte le rivendite Box Office Toscana e Ticketone, on line www.boxofficetoscana.it, www.ticketone.it presso gli uffici della Fondazione dal lunedì al venerdì in orario 10.30 - 12.30, mercoledì e venerdì 16 -19 e in orario di apertura della biglietteria, un’ora prima dell’inizio degli spettacoli.

CARNET E BIGLIETTI SERALE
A partire da lunedi 15/10 presso gli uffici della Fondazione dal lunedì al venerdì in orario 10.30 - 12.30, mercoledì e venerdì anche 16 -19 e in biglietteria un’ora prima dell’inizio.
In vendita anche tutte le rivendite Box Office Toscana e Ticketone, on line www.boxofficetoscana.it, www.ticketone.it

BIGLIETTI SERALE
SALA GRANDE Intero Platea + I tribuna € 20, ridotto € 17; II Tribuna + Galleria € 15; ridotto € 12; Gradinata € 10

RIDUZIONI
Under 30, over 65, disoccupati/inoccupati, Soci Unicoop Firenze, Abbonati Stagione Concerti della Normale, altre associazioni e Cral convenzionati il cui elenco sarà disponibile in biglietteria.
Carta studente della Toscana € 8 - I possessori della nuova Carta promossa da Regione Toscana hanno diritto all’acquisto di un biglietto nel settore II Tribuna e Galleria in Sala Grande, biglietto a scelta in Sala Piccola e Ridotto, previa disponibilità di posti al momento dell’acquisto.

BIGLIETTERIA biglietteria@lacittadelteatro.it Tel. 345.8212494
LA CITTÀ DEL TEATRO E DELLA CULTURA Via Toscoromagnola 656 – Cascina (Pisa)
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