Autorità portuale e porto di Talamone, novità dal Consiglio regionale

Gli indirizzi per l’elaborazione del Piano annuale delle attività e i criteri per l’individuazione delle relative priorità, per i porti di competenza dell’Autorità portuale regionale, per il 2019, guardano alla tutela della sicurezza e a migliori infrastrutture, secondo una puntuale programmazione, per porre in relazione porto, città e territorio”. Così si è espresso Stefano Baccelli (Pd), presidente della commissione Territorio e Ambiente, che ieri mattina, mercoledì 3 ottobre, ha accolto e inserito la proposta nel parere positivo espresso unanimemente dalla commissione.

Nel corso della seduta sono stati evidenziati gli ambiti territorialmente interessati dall’Autorità portuale regionale, specificando i porti di riferimento: Viareggio, Isola del Giglio, Porto Santo Stefano e Marina di Campo, e le conseguenti linee di indirizzo.

Queste in sintesi: sicurezza ed efficienza delle strutture portuali; sviluppo dell’infrastruttura portuale; via navigabile Viareggio-Vecchiano (canale Burlamacca); Porte Vinciane di Livorno (attività svolta in avvalimento per conto della Regione Toscana).

Nel corso del dibattito il consigliere Giacomo Giannarelli (M5S) ha invitato a valutare l’opportunità di attività di eco dragaggio, cui si è unito anche il consigliere Tommaso Fattori (Sì – Toscana a sinistra).

Come sottolineato in commissione, l’atto è in linea con le scadenze previste dai termini fissati dalla legislazione regionale - il 31 ottobre 2018 - termine entro il quale la Giunta approva le direttive per il 2019, previo parere della commissione competente.

La mozione Talamone

Unanimità in commissione Territorio e Ambiente, presieduta da Stefano Baccelli (Pd), sulla mozione a firma del gruppo Sì - Toscana a sinistra - testo sostitutivo concordato con il consigliere Francesco Gazzetti (Pd) – che impegna la Giunta “a sostenere l’attuale organizzazione nel Porto di Talamone, quale forma di valorizzazione delle esperienze associative e di volontariato del territorio, delle attività economiche legittimamente presenti, nonché di sviluppo armonico e condiviso; a scongiurare in futuro qualsiasi ipotesi che preveda una ulteriore cementificazione dell’area, nonché l’isolamento dell’area portuale rispetto al centro abitato e alla popolazione di Talamone”.

Come ricordato ieri, mercoledì 3 ottobre, dal consigliere Tommaso Fattori (Sì – Toscana a sinistra), il piccolo porto si caratterizza per il coinvolgimento della popolazione e del paese, anche per i servizi connessi. Già nel 2009 era stata firmata un’intesa preliminare per la creazione di un nuovo porto turistico, con conseguente elaborazione di una specifica variante al Piano urbanistico, bloccata nel 2012 a seguito di procedure partecipative, ma “tale progetto, mai definitivamente sopito e periodicamente riproposto porterebbe al gestore unico per la totalità delle attività portuali”. “Con questa mozione diciamo no alla cementificazione e al gestore unico”, ha concluso Fattori.

 

Fonte: Consiglio regionale della Toscana

Notizie correlate



Tutte le notizie di Viareggio

<< Indietro

torna a inizio pagina