In Toscana i sindacati denunciano "l'emergenza cattedre"

A un mese dalla scadenza delle procedure di reclutamento per le immissioni in ruolo nelle scuole pubbliche toscane (elementari, medie e superiori, sostegno compreso), non siamo ancora in grado di avere un quadro definitivo e completo delle nomine effettuate per l’anno scolastico 2018/2019.
I dati in nostro possesso ci dicono che, a fronte di un contingente di circa 4500 posti assegnati alla Toscana per i ruoli dei docenti, le nomine effettuate risultano essere poco più di 1800 pari ad una percentuale inferiore al 50% ed inferiore anche alla percentuale nazionale.

Sarebbero rimasti non assegnati, quindi, circa 3000 posti di ruolo che vanno ad aggiungersi al già cospicuo numero delle supplenze annuali richieste dai vari Istituti Scolastici e che sono necessarie a garantire il funzionamento del servizio e dell’offerta formativa. Nei ruoli non assegnati vanno compresi anche tutti i posti destinati alle Graduatorie dei Concorsi per Abilitati (FIT) che non sono ancora stati espletati per responsabilità e ritardi dell’Amministrazione, determinando una grave lesione dei diritti di quei docenti che vedono, così, allontanarsi le prospettive di una dovuta e desiderata procedura di stabilizzazione in tempi brevi. Negli incontri avuti finora con l’Ufficio Scolastico Regionale abbiamo chiesto più volte un puntuale resoconto dei dati numerici effettivi per singolo territorio, al fine di garantire la trasparenza delle procedure e anche per determinare le compensazioni previste dalla normativa, assegnando ulteriori ruoli seppur nei limiti dei contingenti.

Nel frattempo la situazione degli Istituti Scolastici della Toscana è sotto gli occhi di tutti e l’emergenza di cattedre da coprire (a partire da quelle del sostegno) si scarica sugli alunni e sulle loro famiglie. L’Ufficio Scolastico Regionale, dopo ripetuti solleciti, ha dichiarato di essere in grado di fornirci i dati richiesti entro pochi giorni. I sindacati scriventi si impegnano a verificare a breve la disponibilità dell’Amministrazione a garanzia e tutela dei diritti dei lavoratori coinvolti, ma anche degli studenti e delle loro famiglie.

Fonte: Uffici Stampa Cgil Cisl Uil Toscana e Firenze

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