Sfruttati per 3 euro l'ora: trovati 20 lavoratori al nero

Lo sfruttamento dei lavoratori nel distretto non ha più solo il volto degli operai con gli occhi a mandorla, ma sta emergendo un nuovo fenomeno che vede l'utilizzo in ditte, gestite da cinesi, di lavoratori anche di altre etnie. È quanto è emerso ieri 26 settembre nel corso controllo interforze, al quale hanno preso parte i Carabinieri della Tenenza di Montemurlo,la Polizia Municipale di Montemurlo, l'Inps, l'Inail, il Nucleo Ispettorato del Lavoro (Nil), i Vigili del Fuoco e Alia. Nella zona industriale di Oste, in un capannone di circa 500 metri quadrati dov'era attiva una stireria industriale e una confezione gestita da un'imprenditrice cinese di 50 anni residente a Montemurlo, il personale intervenuto ha trovato a lavoro venti operai tutti al nero, cioè senza regolare contratto di lavoro e senza alcuna tutela. La titolare teneva alle stiratrici e alle taglia e cuci, 15 connazionali di cui 9 risultati senza regolare permesso di soggiorno, due nigeriani, due ghanesi e una donna pakistana. La paga che ricevevano gli operai, come hanno riferito gli stessi lavoratori agli agenti, era davvero da fame: 3 euro l'ora o pochi centesimi per capo stirato. I nove cinesi, risultati irregolari sono stati portati al Comando Compagnia dei Carabinieri di Prato per il foto segnalamento, mentre i Vigili del fuoco hanno trovato irregolarità nell'impianto elettrico.« Innanzitutto vorrei esprimere un plauso a tutte le forze coinvolte per la brillante operazione. Nel 2018 non possono essere tollerate queste forme di schiavismo, che ci riportano indietro di secoli. Da parte nostra, per quanto ci compete, continueremo a vigilare e a controllare, ma è necessario che intervenga anche il Governo, affinché siano responsabilizzati maggiormente i proprietari degli immobili. Non è tollerabile, infatti, che si faccia finta di non vedere cosa succede nei propri locali. È necessario che anche i proprietari siano corresponsabili di ciò che succede negli stanzoni che affittano. Montemurlo è sempre stata una città accogliente ma queste forme di sfruttamento ed illegalità non possono essere accettate né tollerate e da parte nostra continueremo a combatterle». Il sindaco Lorenzini, infine, sollecita i cittadini ad essere « sentinelle attive sul territorio e a segnalare situazioni sospette. Noi crediamo nel lavoro come forma di emancipazione, ma purché avvenga nel rispetto dei diritti, della dignità e della sicurezza dei lavoratori».

Fonte: Comune di Montemurlo - Ufficio stampa

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