Una vicenda iniziata anni or sono, circa 3. Una vicenda fatta di promesse a vuoto e scarsa attenzione delle esigenze della comunità, quella comunità che sempre troppo spesso subisce gli effetti del disinteresse da parte della burocrazia e della scarsa considerazione, al limite del fastidio, da parte di coloro che i problemi dovrebbero risolverli invece che crearli.
All’inizio esisteva un problema, solo quello, ereditato e gravissimo: Varna e Catignano, due importanti frazioni di Gambassi Terme non erano mai state raggiunte dall’ADSL.
Da sindaco, con propensione al considerare fondamentale la realizzazione di infrastrutture per lo scambio dei dati, la cosa mi parve di una gravità assoluta e mi mobilitai perchè fosse risolta al più presto con Telecom. La cosa non si rivelò di semplice soluzione perchè l’unica possibilità tecnica per portare una banda sufficiente all’armadio che serviva le frazioni consisteva nel portare a quell’armadio la fibra ottica. Grazie al bando regionale che si profilava all’orizzonte e sfruttando il fatto che la fibra ottica veniva portata all’armadio immediatamente precedente (quello di Pillo) collegato in palificata a quello di Varna/Catignano iniziai a intraverdere una luce in fondo al tunnel.
Con Telecom facemmo un piano di azione che potesse portare la fibra ottica in palificata all’armadio sfortunato e mentre concordavamo sulla realizzazione della soluzione venne fuori che l’armadio si trovava in area privata e che Telecom era addirittura in causa con il proprietario, che da tempo ne impediva l’accesso a chicchessia.
Aprii presto un tavolo di confronto con Telecom e la proprietà al quale concordammo, su proposta di Telecom, alcune azioni per controbilanciare le perplessità del proprietario. Fu faticoso ma riuscimmo ad addivenire a un accordo.
Appena finito il faticoso periodo di mesi di trattativa Telecom ritrattò tutto quanto dicendo che a chi si trovava in causa con l’azienda non poteva essere concesso niente. Così, come se dirlo prima fosse stato un peccato mortale.
Tolta Telecom dal tavolo delle trattative misi in campo tutte le capacità che il comune poteva avere e dopo altri faticosissimi mesi raggiunsi da solo un accordo importante con la proprietà consentendo finalmente a Telecom di poter entrare nell’area privata e collaudare l’armadio. Nel racconto siamo intanto giunti all’autunno scorso, anno 2017.
Già fermandosi qui si inutisce quanto la vicenda possa essere definita surreale al limite dell’assurdo, tanto da far trasparire quasi una sorta di volontà di non realizzare servizi per la comunità. Ma non è finita. La fibra fu portata, l’armadio collaudato e ancora niente di fatto!
Appena collaudato l’armadio non si attendeva che la commercializzazione dei contratti. Un mese al massimo mi era stato detto e poi, finalmente ADSL (circa 7-8Mb di banda, una fortuna!) a Varna e Catignano.
Passavano i giorni, passò anche il mese e qualcuno timidamente si mosse per attivare quello che sarebbe scontato in un paese civile nel 2018 ma che a quanto pare non è. Alle prime richieste emersero non ben specificati problemi che, dopo una mia indagine presso i vertici Telecom, presero corpo: era stata emessa in quei giorni della attivazione una circolare Agcom (ente di controllo delle telecomunicaizoni) che impediva la commercializzazione dei contratti in concorrenza con altri bandi regionali sorti nel frattempo che assegnavano ad aziende diverse da Telecom la copertura con banda superiore ai 20Mb definita ultralarga (fate caso all’ultra).
Mi rimisi in marcia ripartendo dai vertici della società che avevo lasciato poco tempo prima convinto di aver concluso un calvario affinchè intercedessero su un punto preciso: mi andava bene il contenzioso con Agcom su tutti gli armadi del territorio di Gambassi Terme aventi già ADSL ma non certo su quello di Varna/Catignano perchè avevamo con una fatica immane attuato l’unica soluzione tecnica possibile per avere almeno il minimo (ADSL ) e non per puntare al massimo (Ultralarga).
Ho cercato di arrivare a capire come fare a far giungere questa notizia a Agcom attraverso i canali della politica regionale e i vertici Telecom per ottenere un barlume di decisione logica: attivare almeno l’ADSL dove non c’era mai stato niente.
Nel frattempo, e siamo già a questa primavera, venne fuori che questa questione si stava sbloccando a Roma e tutti coloro che avevo stalkerizzato (vertici Telecom, politici regionali, tecnici Telecom ecc ecc) si affrettarono a tranquillizzarmi dicendo che sarebbe uscita una lista entro luglio dove, armadio per armadio, sarebbero stati elencati quelli commercializzabili da Telecom.
Viene fuori la lista e udite, udite: Varna e Catignano sarebbero rimaste ancora fuori dal mondo dell’ADSL.
Ora affido a queste righe un grido di dolore che arriva dal cuore di chi ama il proprio territorio e i propri concittadini. Non si può andare avanti con queste inspiegabili assurdità sulla pelle di persone che altro demerito non hanno se non quello di vivere in un luogo fantastico e bellissimo, fortunatamente difficile da raggiungere con soluzioni wifi. E’ ora di dire basta alla sordità nei confronti delle esigenze di chi non pretende altro che sentirsi nel 2018. E non in un 1800 perpetrato in eterno. Ora mi aspetto risposte e soluzioni. Non sono più disposto ad attendere e con me una parte importante di miei concittadini.
Paolo Campinoti, sindaco di Gambassi Terme
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