Demanio idrico, prorogati i termini per la richiesta di regolarizzazione

La situazione particolare del demanio idrico ereditata dal passato ha spinto il Consiglio regionale a prorogare fino al 31 dicembre 2018 i termini per presentare richiesta di regolarizzazione. I soggetti interessati potranno così beneficiare dell’aliquota agevolata del 20 per cento e ottenere il rilascio della concessione demaniale, ove ne sussistano le condizioni di natura tecnica. E’ questo il senso della riapertura dei termini per la regolarizzazione agevolata dell'imposta regionale sulle concessioni statali per l'occupazione e l'uso del demanio e del patrimonio indisponibile dello Stato, prevista dalla legge regionale 57/2017. La legge, illustrata in Aula dal presidente della commissione Affari istituzionali Giacomo Bugliani (Pd) è stata approvata a maggioranza con il voto favorevole di Pd, Mdp-Art.1, l’astensione di Lega nord e Fi e il voto contrario del M5S.

Si vuol così far conoscere al maggior numero di contribuenti questa possibilità, assicurando soprattutto alle imprese e agli enti pubblici interessati termini più ampi per completare gli adempimenti necessari all’effettivo versamento dell’imposta e a ridurre il potenziale e incerto contenzioso

Per rispettare l’impegno preso con il Governo, ed evitare che la legge fosse impugnata, il Consiglio regionale ha escluso dall’ambito di applicazione della legge regionale 57/2017 le concessioni idroelettriche di grande derivazione. Vengono inoltre stabiliti limiti massimi di durata delle concessioni accorpate e una soglia massima di aggregazione per le concessioni di piccole derivazioni elettriche.

Analogamente è stato riformulato il testo che istituisce il fondo per gli interventi strategici, previsto dalla legge regionale 10/2008 sulle disposizioni per il servizio idrico. Si precisa che il fondo è alimentato nel rispetto della metodologia tariffaria vigente dall’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (Arera).

Entro il mese di giugno 2019 la Giunta presenterà al Consiglio una relazione sulle misure adottate.

Voto contrario alla legge da Gabriele Bianchi (M5S) “si tratta di una proroga del condono sulle concessioni demaniali - ha detto il consigliere regionale - per agevolare i soggetti interessati, in particolare gli enti locali e le imprese nel mettersi in regola”. Bianchi ha espresso la necessità di trasparenza e di un approfondimento “vorremmo sapere quante sono le concessioni, quante sono quelle grandi e quelle piccole e a quanto ammontano i canoni”. “Siano contrari a consentire addirittura una terza proroga ai concessionari del demanio idrico – ha aggiunto il capogruppo di Sì-Toscana a sinistra Tommaso Fattori – che non abbiano pagato le imposte regionali nei termini di legge”. Anche da Fattori arriva la richiesta di una mappatura su scala regionale. Astensione da parte di Lega nord. “Auspichiamo – ha detto Marco  Casucci – che si tratti dell’ultima proroga”. “Anch’io sono contraria – ha detto Monica Pecori (gruppo misto ) – perché è l’ennesimo condono a favore di chi utilizza i beni demaniali o di proprietà statale e non paga regolarmente le imposte di concessione”.

Fonte: Consiglio Regionale della Toscana - Ufficio Stampa

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