Sono 198 le concerie toscane presenti a Lineapelle, su un totale di 372 italiane e 608 provenienti da tutto il mondo, complessivamente 1306 gli espositori: questi alcuni numeri di Lineapelle, irrinunciabile appuntamento per gli operatori della filiera-pelle, dal 25 al 27 settembre a Milano.
Lineapelle prende il via tra attesa e cauto ottimismo, ribadendo intanto, nei numeri, la centralità della concia toscana per la filiera. Quantità e qualità, non solo presenza: tra i padiglioni in mostra le aziende made in Tuscany proporranno come di consueto il meglio delle innovazioni moda per le prossime stagioni del fashion con l’obiettivo di confermare il dialogo con i clienti più esigenti del comparto, tutti presenti all’appuntamento di Milano. Che in questa edizione è più che mai articolato offrendo ai visitatori spunti su tutto quanto è l’indotto della pelle, dalle nuove tecnologie impiegate in azienda alla sostenibilità ambientale, tra i temi che verranno approfonditi nel corso dell’evento. La conferenza “Impronta ambientale di prodotto”, in programma mercoledì 26, vedrà ricercatori impegnati in studi sulla tracciabilità dei prodotti confrontarsi con imprenditori conciari sull’importanza di valorizzare l’impronta ambientale nella filiera della pelle.
Tre giorni strategici per il settore, e per una fetta importante dell’economia toscana: con le sue 500 aziende, per circa 6000 lavoratori, e con un fatturato annuo medio di 2 miliardi 400 milioni di euro, l’industria conciaria toscana attende ora segnali importanti dalla tre giorni di Milano.
Fonte: Assoconciatori
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