È nata una polemica a seguito di alcuni cartelli che invitavano a "non usare mezzi pubblici" negli orari di punta dove sono presenti studenti e lavoratori. Per Potere al Popolo si tratterebbe di un cartello razzista, mentre il Comune smentisce categoricamente di avere "richiesto alla cooperativa impegnata di apporre cartelli nei quali si invitassero gli ospiti delle strutture a non utilizzare i mezzi pubblici, né tanto meno ho chiesto di creare ‘una corsa apposta per i migranti’
La nota di Potere al Popolo
Questa mattina, su richiesta del sindaco del comune di Pelago, (PD), i gestori dei richiedenti asilo del territorio hanno affisso cartelli contenenti l'invito rivolto agli ospiti delle strutture a non utilizzare i mezzi pubblici negli orari in cui sono utilizzati dagli italiani che si recano a scuola o al lavoro (come se i migranti non dovessero anche loro andare a scuola o al lavoro).
Forse perché mira a raccattare facile consenso a destra, il PD invita i migranti ad essere 'invisibili' e a non disturbare, con la loro presenza sui mezzi pubblici, i bravi cittadini italiani che si recano a scuola o al lavoro. Autobus per italiani e autobus per i migranti. Come non bastasse, nella giornata, si è venuti a sapere che lo stesso sindaco avrebbe chiesto alla compagnia di trasporti che gestisce le linee tra Pontassieve e Vallombrosa, (gruppo RATTP), di creare una corsa apposita per i migranti, per evitare gli orari più frequentati dagli italiani.
Torna insomma in forme più cortesi la segregazione razziale.
Noi non dimentichiamo gli autobus “segregati” che circolavano negli stati del Sud degli USA, con la sezione riservata ai bianchi davanti e quella ai neri dietro, né dimentichiamo le lotte che hanno condotto alla fine di quelle e di altre leggi razziste. Fu proprio in un autobus che nel 1955, in Alabama, una donna nera, Rosa Parks, si sedette nella zona riservata ai bianchi, rifiutando di alzarsi. Il suo arresto da parte della polizia scatenò una reazione della comunità afro americana e l’inizio del movimento per i diritti civili negli Stati Uniti, che prosegue ancora oggi.
In Italia, un'amministrazione PD, in un 'feudo' del PD (Pontassieve, ovvero Renziland), non è nemmeno in grado di comprendere la gravità del suo 'cortese invito'... ma non sia mai: loro sono di 'sinistra'. Discriminare ma con cortesia.
La risposta del Comune
In relazione al comunicato: “Il PD quando discrimina lo fa con cortesia” diffuso quest’oggi da Potere al Popolo il Sindaco di Pelago Renzo Zucchini precisa:
“Sono sinceramente allibito per le dichiarazioni offensive e non rispondenti al vero di Potere al Popolo, partito impegnato forse in una ricerca affannosa di visibilità, senza il minimo interesse a verificare le affermazioni fatte. Preciso, quindi, che non ho mai richiesto alla cooperativa impegnata di apporre cartelli nei quali si invitassero gli ospiti delle strutture a non utilizzare i mezzi pubblici, né tanto meno ho chiesto di creare ‘una corsa apposta per i migranti’. Quello che abbiamo fatto, come ogni anno, è semplicemente monitorare costantemente le necessità sui trasporti per eventuali raddoppi di corse sulle quali attivarci con la Città metropolitana.
Quelle di Potere al Popolo, quindi, non solo sono affermazioni che non rispondono a verità, ma sono fortemente lesive della dignità del comune e mie personali. Dato che ognuno è responsabile delle proprie parole, chi le ha fatte sarà chiamato a risponderne in ogni ambito. Parlare di segregazione razziale a Pelago significa non conoscere la storia, i comportamenti, le scelte fatte dall’amministrazione comunale che ho l’onore di guidare e che ha sempre incentrato la propria attività sul rispetto umano, l’integrazione e la costante ricerca della legalità. Credo che oggi essere di sinistra significa scegliere da che parte stare nella realtà: per noi parlano gli atti ed i fatti”.
Fonte: Potere al Popolo
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