La denuncia di SI: "Prefettura e Questura impediscono domanda d'asilo, pakistani costretti a dormire in strada"

Costretti a dormire in strada da due mesi. Si tratta di una decina di ragazzi pakistani, arrivati a Firenze dopo essere fuggiti dal loro paese d’origine. Non hanno con sé i documenti, perché hanno dovuto buttare il loro passaporto durante il viaggio. Ora dormono in strada, perché la Questura e la Prefettura gli impediscono di presentare la richiesta di asilo, che peraltro darebbe loro il diritto di accesso ad un centro d’accoglienza. Tutte le mattine, instancabilmente, i ragazzi tornano presso gli uffici della Prefettura e vengono puntualmente respinti, allontanati anche fisicamente dagli agenti di polizia.

"Non capiamo la ragione di un simile comportamento, dato che presentare richiesta di protezione è un diritto previsto dalla normativa internazionale e nazionale”, affermano i consiglieri regionali di Sì Toscana a Sinistra, Tommaso Fattori e Paolo Sarti. “La debole spiegazione che è stata fornita non ci soddisfa affatto – proseguono – si sostiene che i ragazzi debbano richiedere un domicilio per poter presentare la richiesta d’asilo. Ma questo, come ha ben ribadito l’Associazione Studi Giuridici sull’Immigrazione (ASGI), non solo non è previsto da nessuna norma, ma va anche contro ogni logica, dato che il loro domicilio dovrebbe essere proprio il centro d’accoglienza a cui gli viene impedito di accedere”.
"Come denunciano i Medici per i Diritti Umani (MEDU) e l’Associazione Studi Giuridici sull’Immigrazione (ASGI), la situazione è grave a livello di principio e di fatto. Dormire per la strada sta minando la salute fisica e psicologica di queste persone, le quali, nonostante la loro difficile condizione, non hanno mai protestano né cercato di forzare la mano. Siamo convinti che i veri obiettivi del Ministro dell’Interno appaiono chiari a chiunque, cioè far calare artificialmente il numero dei richiedenti asilo per poter spendere la carta elettoralmente. Un espediente cinico e disumano di chi costruisce -concludono Sarti e Fattori- le proprie fortune elettorali distruggendo la vita delle persone più deboli”.

Fonte: Sì Toscana a Sinistra

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