La chiesa è pericolante ma la messa si celebra lo stesso, però lo si fa alla Casa del popolo. Il fatto, piuttosto curioso, è accaduto a San Donato in Greti, frazione di Vinci, ed è stato riportato dal sindaco Giuseppe Torchia su Facebook. Da tempo la chiesina della frazione è pericolante ed è stata portata avanti una raccolta firme col Fai, per cui da qualche tempo la messa è in locali a suo modo 'anomali'.
A partecipare alla funzione religiosa di domenica 9 settembre celebrata da don Bellini sono state circa cinquanta di persone, tra loro anche il 'compagno' Pietro Bonci, ex assessore ai lavori pubblici a Vinci e responsabile del circolo Arci che ha la gestione della Casa del popolo di San Donato. La questione ha avuto risonanza nazionale e anche il primo cittadino vinciano ne ha parlato.
"Capisco e comprendo che sia una notizia curiosa ma l’Italia folcloristica di Peppone e Don Camillo a Vinci non esiste più da decine di anni. Le due comunità, cattolica e laica, che frequento e conosco molto bene, da tempo hanno abbattuto le barriere ideologiche. Le tante Case del Popolo del territorio accolgono ed aprono, con naturalezza e senza enfasi, i loro circoli anche alle iniziative delle parrocchie. Per tali ragioni non ho trovato nulla di particolarmente sensazionale nella celebrazione della Messa nel Circolo di San Donato. Mi auguro invece che tutta questa attenzione mediatica serva e ci aiuti a trovare le risorse per recuperare e restituire ai fedeli la Chiesa di San Donato in Greti" ha scritto su Facebook Torchia, ringraziando sia Bonci che don Bellini.
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