In merito ai recenti articoli di stampa apparsi sull'investimento della Leo France a Firenze, la quale ha acquistato l'ex stabilimento Seves del Sodo, la Fiom Cgil di Firenze vuole chiarire quanto segue:
“Apprezziamo la scelta di un'azienda di investire sul territorio fiorentino, particolarmente nel caso di aziende di eccellenza come la Leo France. Non vogliamo mettere in dubbio che i rapporti in azienda siano positivi e quindi sia limitato il ruolo delle Organizzazioni Sindacali. Tuttavia ci teniamo a ricordare per l'ennesima volta che per poter anche solo parlare coi lavoratori dell'azienda, con gli strumenti che il Contratto Nazionale ci accorda, qualche mese fa dovemmo ricorrere al Giudice. Senza considerare, inoltre, che il sindacato è spesso parte in causa in alcune dinamiche della Leo France, come quando ricorre ai fondi per la formazione previsti dai contratti e ai quali attinge anche grazie alle commissioni provinciali di cui facciamo parte.
Infine, un'altra questione. Se il sindacato non ha cittadinanza in un'azienda che è come una grande famiglia, sorge spontaneo domandarsi come mai l'azienda possa invece associarsi a Confindustria, che è comunque un sindacato, senza domandarsi se i componenti della ‘grande famiglia’ - quegli operai di cui spesso il dibattito pubblico tende a dimenticarsi - siano d'accordo oppure no”.
Fonte: Cgil Toscana e Firenze - Ufficio Stampa
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