L’assemblea regionale ha approvato a maggioranza la proposta di legge d’iniziativa dell’Ufficio di presidenza che assegna un contributo di 330 mila euro alle pro loco toscane che presentino progetti per valorizzare la promozione culturale e turistica locale. Il contributo, una tantum, è riferito al solo 2018. “Si intende dare un segnale a realtà fondamentali sul piano dell’identità locale e per le realtà territoriali della Toscana”, ha spiegato il presidente del Consiglio regionale, Eugenio Giani. La legge è stata approvata con 22 voti a favore, 3 contrari e 4 astenuti.
Oggi ci sono sette regioni che hanno dedicato una specifica legge alle pro loco, ha ricordato il presidente Giani. “Anche noi dovremo arrivare a una legge”, ha aggiunto, precisando che la legge per il contributo “formula criteri equanimi: non si entra nel merito dei progetti presentati”.
I contributi saranno concessi sulla base del numero delle domande validamente presentate a seguito della pubblicazione di avviso pubblico. Il contributo una tantum del Consiglio regionale sarà erogato entro il 31 dicembre 2018 ed entro il 31 dicembre 2019 tutti i soggetti beneficiari dovranno presentare una relazione sull’impiego dei fondi. La legge entrerà in vigore il giorno successivo alla pubblicazione sul Bollettino ufficiale della Regione Toscana.
Tommaso Fattori (Sì Toscana a Sinistra) ha motivato il proprio voto contrario affermando, tra l’altro, che “non è compito del Consiglio regionale finanziare associazioni” e ha parlato di “contributi a pioggia”. Gabriele Bianchi (M5S) ha annunciato il voto di astensione e ha richiamato l’opportunità di una regolamentazione per legge di “realtà importantissime”, quali sono le pro loco. Per Marco Casucci (Lega, componente dell’Ufficio di presidenza), che ha votato a favore, è importante “produrre fatti, dando inizio a un percorso di maggiore attenzione del Consiglio verso queste realtà”. Monica Pecori (Gruppo Misto-Toscana per tutti) ha annunciato il voto contrario: “Se si vuole un progetto di rilancio delle pro loco nella promozione turistica si deve fare una legge specifica”.
Fonte: Toscana Consiglio Regionale
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