Oltre duecento persone ad ascoltare Pietro Grasso. Si è conclusa così, domenica, 9 settembre, nello scenario di Certaldo Alto la festa di Liberi e Uguali“LeU nel cuore della Toscana”. Cinque giorni di dibattiti e incontri su lavoro, diritti, Europa, sanità pubblica, scuola e integrazione.
Incontri che hanno messo a fuoco i temi chiave per il futuro della sinistra in Toscana e nel Paese, cui hanno preso parte figure importanti del mondo della sinistra, del sindacato, dell’associazionismo; oltre e Pietro Grasso, fra gli altri, il presidente della Toscana Enrico Rossi, Rosy Bindi, i parlamentari di Leu Francesco Laforgia e Stefano Fassina, Tommaso Nencioni di Senso Comune, i sindaci Lorenzo Falchi, Alessio Biagioli e Giulio Mangani, la capogruppo di Articolo Uno Mdp in Regione Serena Spinelli e la coordinatrice di Sinistra Italiana Toscana, Daniela Lastri.
“Una festa ben riuscita e che per il secondo anno consecutivo ha mobilitato un intero territorio e trovato un’eco in tutta la Toscana – dichiara Denise Latini, coordinatrice Articolo Uno Mdp dell’Empolese Valdelsa – Il primo ringraziamento va ai volontari, oltre cinquanta, venuti da Certaldo e da alcuni comuni vicini e tra di loro diversi giovani: un aspetto che fa ben sperare. È prima di tutto a coloro che hanno allestito gli spazi e curato la cucina, come sempre di grande qualità, che dobbiamo il successo di questi cinque giorni. Cinque giorni di incontri e dibattiti di alto livello a cui non hanno mai partecipato meno di cinquanta persone, con picchi di oltre 200 in occasione della giornata conclusiva di domenica con Pietro Grasso. Al termine dell'incontro i partecipanti si sono fermati a cena, dando un contributo importante. Ringraziamo il personale dell’Amministrazione comunale con cui abbiamo collaborato per superare qualche difficoltà e siamo felici di aver dato vita a une festa apprezzata dal paese di Certaldo ma anche fuori – conclude Latini – È il segno che nelle persone è viva e vegeta la voglia di discutere dei temi che condizionano davvero la loro vita quotidiana e della necessità di organizzarsi affinché si costruisca a sinistra un’alternativa per il Paese, credibile e percorribile. Un bel segnale da cui imparare e andare avanti”.
Fonte: Liberi e Uguali Empolese Valdelsa
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