Freno alle aperture domenicali e festive nel commercio, finalmente se ne parla. Sono anni che come Filcams Cgil portiamo avanti la campagna contro le aperture indiscriminate delle domeniche e dei festivi e contro le liberalizzazioni degli orari.
“Il sempre e a qualsiasi ora” non ha portato il rilancio dei consumi, e se così si pensa sono solo consumi sostitutivi al resto della settimana. In questo modo si è solamente creato un sistema che tende a ribassare diritti e salari, peggiorando le condizioni dei lavoratori. E la maggior parte dei posti di lavoro che si dice essere cresciuti negli ultimi anni sono precari.
E’ quindi positivo il fatto che il Governo prepari una proposta di legge da discutere in Parlamento rispetto alla modifica della legge.
Bisogna intervenire sul decreto “Salva Italia” e sulle liberalizzazioni, affidando la materia delle aperture domenicali e festive alla competenza dei Comuni, con un confronto con le parti sociali del territorio - associazioni di categoria e sindacati - come avveniva in passato, così da definire a livello locale quante aperture, quali domeniche e a quali orari.
Possiamo certamente impegnarci tutti insieme per un commercio più rispettoso della qualità del lavoro e della vita dei lavoratori e delle lavoratrici, nonchè delle loro famiglie.
Il commercio non è un servizio pubblico essenziale come ad esempio la sanità, la protezione civile, i rifiuti, i trasporti, l’energia, l’elettricità, l’acqua, il gas e l’informazione.
Qui non è solo in gioco la conciliazione vita-lavoro di commesse e commessi, va ripensato un modello di società che fa del consumo la sua cifra distintiva e il suo unico collante sulle economie dei territori. Noi vogliamo che per le festività si torni a vivere i paesi e le città, e non per fare shopping, ma per ritrovare una socialità ed una collettività che soppianti le troppe piazze virtuali.
Daniela Spiganti, Segretaria Generale FILCAMS CGIL Siena
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