Lutto nel mondo del calcio. È morto dopo una lunga malattia l'ex difensore della Fiorentina Giancarlo Galdiolo. Aveva 69 anni e da ormai 8 anni soffriva di una demenza frontale temporale. Ad annunciare la morte è stato il figlio Alessandro con un post sul suo profilo facebook.
Galdiolo, nato nel 1948 a Villafranca Padovana, è stato per 10 anni difensore della Fiorentina dal 1970 al 1980, poi 2 anni alla Sampdoria, fino al 1982.
“Grande dolore per la scomparsa del Gigante buono, che lascia un vuoto nel cuore di tutti i tifosi Viola. Come sportivo e come amministratore di questa città, sono vicino ai suoi cari”, sosì l’assessore allo Sport Andrea Vannucci.
Il cordoglio della Fiorentina
Tutta la Fiorentina si stringe alla famiglia Galdiolo per la scomparsa di Giancarlo.
Galdiolo era nato nel 1948 a Villafranca Padovana e dal 1970 al 1980 aveva indossato per 229 volte la maglia viola. La Fiorentina ricorda con commozione il calciatore viola.
La scheda a cura del Museo Fiorentina:
Per alcuni Giancarlo Galdiolo era il "pappa", nomignolo tratto da Pappagone, personaggio immaginario dell'epoca inventato da Peppino de Filippo. "Pappa" gli fu dato per il ciuffo ribelle, per una certa somiglianza nella capigliatura, che appunto ricordava... la macchietta napoletana. Per altri era “badile”, in qualità di una tecnica non proprio raffinata e per il suo rapporto col pallone, diciamo così... un pochino precario. Per tutti, invece, Giancarlo Galdiolo era un autentico cuore viola, nobile d'animo, indistruttibile nel fisico, disposto a tutto per la sua Fiorentina. Anche a rinunciare alla fascia di capitano perchè, secondo lui, un altro Giancarlo... Antognoni, rampante fuoriclasse già colonna della Nazionale italiana, la meritava più di lui. Eppure, ironia della sorte, da tempo una grave malattia lo aveva minato proprio in quel fisico da granatiere, che piano piano si è andato consumando. Come spesso capita, in presenza di uomini che non sono passati invano, una parola è poca e due son troppe: si rischia di cadere nell'ordinario, nel convenzionale, si rischia di banalizzare 10 stagioni, la vittoria di due coppe, e più di 200 partite da professionista col giglio sul petto. Si rischia sopratutto di semplificare una figura che aveva tante sfaccettature. Tutte belle, tutte positive. Noi allora ci limitiamo a ricordare un titolo de “La Nazione”, all'indomani di un Fiorentina-Juventus del 26 febbraio 1978: “Il colpo di testa che fa dormire”. Eh già perchè, in quella giornata uggiosa, bagnata da una fitta pioggia invernale, il “pappa” svettò imperioso e pareggiò il vantaggio di Boninsegna. Fu anche grazie a quel punticino che la Fiorentina di Chiappella guadagnò una miracolosa salvezza (la seconda alla quale Giancarlo contribuì, dopo quella della stagione '70-'71), e chissà... forse fu proprio grazie a quel ciuffo ribelle che il “pappa” riuscì ad indirizzare il pallone alle spalle di Zoff. E mandare a letto più tranquilli i tifosi viola. Ciao Giancarlo, ci mancherai. E grazie di tutto...
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