Un commercialista fiorentino, in cambio di 100-200 euro a pratica, falsificava i documenti dei migranti per far loro ottenere il ricongiungimento familiare. Per far ciò gli immigrati si fingevano imprenditori individuali, con regolare abitazione Secondo le indagine della procura di Arezzo, a fornire loro la falsa documentazione era il commercialista fiorentino. Il pm di Arezzo Angela Maiello ha chiesto il rinvio a giudizio per i 18 immigrati di origine somala, residenti in più parti d'Italia e lo stesso professionista, accusati di falso e favoreggiamento dell'immigrazione clandestina. L'udienza preliminare si svolgerà il 9 ottobre ad Arezzo. In base alla documentazione i diciotto somali risultavano tutti titolari di aziende e residenti per lo più a Foiano della Chiana, ma le indagini condotte dalla digos di Arezzo, partite nel 2015, avrebbero evidenziato che si trattava di dichiarazioni false.
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