"Nel silenzio agostano, è stata chiusa definitivamente la Antica Farmacia dell'Ospedale di Santa Maria Nuova, in via Bufalini. Un cartello apposto sui vetri informa che la farmacia si trasferirà a Peretola, in via Pratese, cioè dall'altro capo della città. Ci auguriamo che il Comune di Firenze (visto che la struttura in questione fa parte delle Farmacie Comunali) sappia dare una spiegazione credibile a questa decisione folle e incomprensibile". Lo afferma il vicepresidente del Consiglio regionale della Toscana, Marco Stella (Forza Italia), che sul tema ha presentato un'interrogazione a risposta scritta.
"La farmacia in questione - ricorda Stella - ha origini che si perdono nei secoli, la sua storia è direttamente legata all'ospedale di S. Maria Nuova fondato nel 1268: qui venivano da sempre preparati i farmaci per i degenti del nosocomio. A sottolineare l'importanza della farmacia, i restauri eseguiti prima da Ferdinando I de' Medici e nel 1789 da Pietro Leopoldo di Lorena. Firenze perde un locale storico, i residenti e coloro che frequentano il centro perdono un punto di riferimento importante. L'Amministrazione comunale ci dia una spiegazione per una scelta superficiale e dannosa, che priva la città di una struttura di immenso valore storico-culturale, oltre che di pubblica utilità".
La replica di Funaro a Stella
“Nessun blitz agostano, nessuna chiusura della farmacia di Santa Maria Nuova ma un suo trasferimento in via Pratese: il vicepresidente Stella si tranquillizzi, è stata una scelta legittima e ponderata che è stata portata avanti d’intesa con i Quartieri e a seguito di numerose richieste dei cittadini”. E’ quanto precisa l’assessore al welfare Sara Funaro replicando al vicepresidente del Consiglio regionale della Toscana, Marco Stella (Forza Italia) in merito alla farmacia presso l’ospedale di Santa Maria Nuova a Firenze. “Nel febbraio 2017 – spiega Funaro – la giunta ha approvato una delibera che prevedeva lo spostamento di due farmacie dal centro storico ai Quartieri 4 e 5. Si tratta di una decisione fortemente voluta dai cittadini delle due zone e nell’ottica di una maggiore e più efficace distribuzione delle farmacie in tutta la città. Abbiamo riscontrato, infatti, un’eccessiva concentrazione di farmacie in centro, a scapito della periferie, dove invece è più alta la richiesta da parte dei fiorentini, vista l’alta densità di popolazione e la grande presenza di cittadini in età avanzata”. “A Firenze – evidenzia Funaro - nel Quartiere 1, ci sono 50 farmacie per 68 mila abitanti, pari a una farmacia ogni 1360 abitanti. Nei Quartieri 2 e 3 il rapporto farmacia/abitanti e di poco superiore a una su 3000, mentre nei Quartieri 4 e 5 questo rapporto sale a una farmacia ogni 6000 abitanti circa. E’ quindi ovvio che la nostra è una scelta non contro ma a favore dei cittadini. Ricordo inoltre che nella delimitazione delle due nuove sedi ci siamo avvalsi del contributo di un gruppo tecnico di lavoro appositamente formato e rappresentativo dei vari soggetti coinvolti nell’istruttoria del procedimento di variazione della pianta organica delle farmacie (Comune, Associazione Titolari Farmacie, CISPEL–settore farmacie pubbliche, Ordine Professionale dei Farmacisti, Azienda USL)". "Il numero totale delle farmacie - conclude Funaro - è stabilito in base a criteri demografici stabiliti dalla legge e rivisti ogni anno, e a Firenze non può al momento essere aumentato. La competenza nell’espletamento del procedimento di revisione della pianta organica è della Regione, mentre spetta al Comune l’individuazione e la delimitazione delle sedi farmaceutiche. Prima di gridare allo scandalo, quindi, il vicepresidente Stella farebbe bene ad informarsi meglio”. "La farmacia - specifica Massimo Mercati, presidente di Afam - era tra quelle che in centro storico non aveva più praticamente alcun ruolo essendo contigua a quella ospedaliera, mentre In via Pratese potrà servire un numero altissimo di cittadini. Per la valorizzazione invece della tradizione di Santa Maria Nuova come antica spezieria, abbiamo inoltre un progetto con Fondazione Santa Maria Nuova per il recupero e la riqualificazione degli antichi arredi della farmacia che torneranno a vivere andando a rivitalizzare gli spazi e arricchire il percorso museale dell'ospedale con tante attività educative".
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