“Torno a ribadire con forza il no alla nomina di Buscemi ad Assessore alla cultura del Comune di Pisa: si tratta di una vera e propria battaglia culturale per l’affermazione del rispetto e della non violenza di genere. Da subito, insieme a molte e molti, ho appoggiato la protesta nata dalla Casa della Donna e divenuta in poco tempo toscana, nazionale e da oggi, con l’audizione al Parlamento Europeo, internazionale; continuo ad associarmi al coro di chi chiede al Sindaco Michele Conti di fare un passo indietro su questa scelta inopportuna. Chi ha l'onere e l'onore di rappresentare una comunità all'interno delle istituzioni ha il dovere di combattere la cultura della violenza e della discriminazione, mandando messaggi coerenti anche attraverso le proprie scelte. Un plauso, invece, al gruppo consiliare del Partito Democratico di Pisa per aver raccolto l’appello di Mdp presentando la mozione da loro proposta con lo scopo di fare chiarezza in merito alle posizioni che ciascuna forza politica intende assumere sul tema del contrasto della violenza di genere e sulle politiche di pari opportunità; è giusto e doveroso che il nostro partito si faccia anche portatore di istanze provenienti dalle altre forze del campo della sinistra che non siedono sui banchi del Consiglio Comunale. Soprattutto di fronte a certe tematiche la condivisione non può che essere naturale e la battaglia culturale e politica non può che essere condotta insieme. Anche dai banchi del Consiglio Regionale vogliamo dimostrarlo: insieme alla Capogruppo Mdp, Serena Spinelli, abbiamo deciso di presentare analoga mozione per chiedere alla Giunta un impegno volto a sensibilizzare gli enti locali alla promozione di politiche di genere e iniziative di contrasto alla violenza sulle donne”. Così Alessandra Nardini, Consigliera Regionale, commentando la sua partecipazione al presidio di questo pomeriggio sotto a Palazzo Gambacorti.
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