Da oggi in alcune strade del centro storico di Firenze consumare un panino seduti sul marciapiede o in piedi può costare una sanzione fino a 500 euro. Sì, anche in piedi. L’ordinanza emessa dal Sindaco Dario Nardella è presentata come “deterrente” rispetto al fenomeno del bivacco dei turisti in alcune strade del centro. Come diceva Ennio Flaiano: “Deve esserci qualcuno che continua a spostare la soglia del ridicolo”.
Ordinanze repressive come queste funzionano e si giustificano solo se il comune offre delle valide alternative. Se queste mancano la necessità spinge ad aggirare il divieto, semplicemente spostandosi e portando il problema un po’ più in là. Nel centro di Firenze ci si può sedere o nei tanti dehors a pagamento, o, per l’appunto, bivaccando dove capita. Servirebbero aree attrezzate alla sosta, magari al riparo da sole e intemperie, o, quantomeno, un maggior numero di vere panchine. Così accade nella civilissima Vienna, o in Australia, dove le aree sosta sono dotate anche di fornelli. Paesi civili in cui i bagni pubblici sono ovunque e gratuiti, mentre a Firenze anche questi sono accessibili solo a pagamento.
Gestire lo spazio pubblico sarebbe il principale compito di un’amministrazione, specie in una città come Firenze palesemente in affanno nell’accoglienza turistica. Un affanno che non potrà che aumentare se non si pone freno alla crescita dei flussi turistici.
Firenze è a un passo dall’essere sopraffatta dal turismo e già adesso per cambiare le cose occorreranno anni di lavoro. Speriamo che la nostra amministrazione lo capisca prima che sia troppo tardi, anche se ormai non ci speriamo più. Coprirsi di ridicolo nel mondo con provvedimenti come questi forse può far scattare la sveglia.
Fonte: Massimo Lensi, Associazione Progetto Firenze
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