E’ stata sicuramente un’amara sorpresa scoprire che la sua Mountain Bike, rubata qualche giorno fa alle Cascine, era stata messa in vendita con un annuncio su facebook.
E' quanto accaduto nei giorni scorsi ad un ciclista fiorentino che una decina di giorni fa aveva subito il furto del proprio mezzo a due ruote, letteralmente sradicato dal portabici della sua autovettura parcheggiata, per poche ore, in piazza Vittorio Veneto a Firenze.
Qualche giorno dopo la stessa vittima era stata chiamata da un amico che, navigando sul web, aveva trovato un inserzione con la quale un utente proponeva la vendita dell’oggetto rubato.
La bici in questione era una bike professionale che il proprietario non aveva mancato di personalizzare con rifiniture e accessori, rendendola di fatto un pezzo unico del valore di qualche migliaio di euro.
Presentata la denuncia, la Polizia di Stato si è messa subito a lavoro per rintracciare il titolare dell’annuncio e recuperare così il maltolto.
Le indagini, svolte dalla Squadra di Polizia Giudiziaria del Commissariato di Oltrarno, hanno permesso di risalire rapidamente ad un 35enne di origini siciliane, già noto alle forze dell’ordine (tra le altre cose, proprio per reati contro il patrimonio).
Così, come primo passo, gli investigatori hanno contattato il venditore su facebook, fingendosi naturalmente interessati all’acquisto.
Fissato poi un incontro per la “trattativa” nella zona di Ponte a Greve, all’appuntamento con il ricettatore si è presentato un ispettore in borghese del Commissariato.
L’uomo, non sospettando minimamente chi fosse realmente l’acquirente, lo ha accompagnato in un magazzino non molto lontano; appena ha tirato fuori la bici dell’annuncio - per mostrarla a quello che credeva essere un semplice compratore - è stato subito fermato ed identificato anche con l’ausilio di altri agenti che, con discrezione, avevano seguito tutta la scena a distanza.
La bici rubata è stata recuperata e restituita la legittimo proprietario, mentre per il 35enne, al momento, è scattata una denuncia per ricettazione.
Fonte: Questura di Firenze
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