Beat Festival, l'anno della maturità: oltre 100mila persone secondo gli organizzatori

Beat festival si chiude con la sensazione che la quarta sia stata l'edizione della maturità, della consacrazione per quello che rappresenta il grande evento dell'estate empolese. Sono state oltre 100.000 le persone che nell'arco dei 5 giorni hanno visitato e vissuto a pieno l'atmosfera magica del parco di Serravalle.

Promossa la nuova formula che ha visto il Festival distribuirsi su due settimane, in cinque date. La grande festa nel parco è iniziata venerdì 24 ed è subito stato boom di presenze. In tantissimi, come ormai è da abitudine, hanno iniziato a popolare le aree sin dal tardo pomeriggio.

Dal food allo sport, dai birrifici allo skate park. Dal mercantile alla magia del circo Magdaclan. Luci, musica, profumi e sapori hanno trasformato il parco di Serravalle in una cittadella del divertimento. Il culmine della serata è stato il concerto dei Ministri, preceduti dai Siberia. Sabato 25 altro grande successo di pubblico per tutto il Beat e per il concerto di Motta. La prima parte del Festival si è chiusa domenica 26 agosto con lo splendido concerto di Cosmo.

Dopo qualche giorno di pausa, poi, è iniziato quello che è stato ribattezzato il secondo tempo del Beat, andato in scena giovedi e venerdì.

È andata oltre le piu rosee aspettative la serata del giovedì che ha visto il parco di Serravalle ospitare una band internazionale conosciuti a livello planetario, i Sum 41. L'arena del Beat è stata presa d'assalto da oltre 4.000 persone che hanno assistito allo show dei ragazzi canadesi, fatto di musica ma anche di luci ed effetti speciali. Ma non solo l'area del Main Stage. Giovedì il parco si è popolato come nelle migliori occasioni e tutte le aree hanno funzionato a pieno ritmo fino a notte. Dal food ai birrifici, dal Mercantile fino all'area sport. Creando quella magica alchimia che solo il parco di Serravalle e i suoi beaters sanno regalare.

Ieri il finale con il concertone all'insegna del pop Italiano. Sul palco i Canova, gli Eugenio in via di Gioia e i Viito che hanno trascinato il pubblico in quella che si è trasformata una vera e propria grande festa conclusiva in pieno stile Beat. Una festa che ha avuto poi la sua naturale conclusione nelle aree dedicate ai dj set e nella Jump Rock Arena.

Non ci sono state particolari criticità dal punto di vista della sicurezza e la macchina organizzativa ha funzionato al meglio.

«Una grande edizione, forse la più bella - ha affermato il sindaco Brenda Barnini -, c'è la consapevolezza che Beat Festival non è più una prova, un esperimento, un ‘vediamo come va’ ma un nuovo grande appuntamento dell'estate empolese a cui ci siamo così affezionati che ora ‘guai a chi ce lo tocca’. Beat Festival nasce dalla professionalità e l'esperienza degli organizzatori. Una sfida che abbiamo accettato tutti insieme quattro anni fa. Un impegno per cui ringrazio l'associazione Beat 15, tutti gli uffici comunali coinvolti, tanti, gli assessori, le associazioni che hanno partecipato, sia quelle dello spazio sociale, sia quelle sportive. Ringrazio per la pazienza anche le migliaia di residenti di Serravalle, in molti hanno apprezzato, altri si sono lamentati. Una cosa è certa Beat è stato popolato da famiglia intere e da tantissimi giovani. Beat ha lavorato come tante altre sagre e feste che si svolgono a Empoli. Grazie a Beat il parco urbano è tornato a essere patrimonio pubblico di tutta la città, tutti gli empolesi lo hanno imparato ad amare di più».

Umberto Boanni, presidente associazione Beat 15: «Questa quarta edizione per noi era un test davvero importante e possiamo dire di averlo superato. Il Festival ha fatto un ulteriore gradino dal punto di vista delle presenze e dei contenuti e il pubblico ha saputo apprezzarlo. Quello che 4 anni fa era un sogno adesso è diventato una splendida realtà. La dimostrazione ci arriva dagli artisti che hanno suonato sul Main Stage e che hanno scelto Beat per il loro tour estivo. Gli stessi artisti che in queste sere hanno vissuto a 360 gradi il parco, frequentando tutte le aree, prima e dopo i concerti. Tutto ha funzionato per il meglio, e si è creata ancora una volta quella fantastica alchimia tra tutti i soggetti e con il pubblico che rende speciale Beat. Un pubblico che mai come quest'anno è arrivato non solo da tutta la Toscana e da tutta Italia ma anche dall'estero, in particolare per il concerto dei Sum 41.

Un grazie particolare oltre che al Comune di Empoli che ci ha supportato va a tutti le persone che hanno contribuito alla realizzazione di questo successo. In primis agli operatori di Alia vere rockstar di questa edizione che hanno tenuto pulito il parco in tempo reale. Poi a chi si è occupato della sicurezza alle Forze dell'Ordine, alle Misericordie, alla Vab ai Carabinieri in pensione. E poi ancora a Mercantile, associazione sportive, Takatuka, Empovaldo, Orme Radio, Radio Lady, e ai ragazzi dello skate park e dell’hip hop».
Oltre che ai nostri sponsor e in particolare a Tinghi motors, Peroni e Red Bull. L'amore e l'impegno che tutti hanno messo nel loro lavoro ha fatto sì che Beat fosse ancora una volta un successo.
Quello che più ci emoziona - conclude Bonanni - è come ci ha adottato la città. Il festival nato per gli empolesi è diventato il festival degli empolesi. Alla città non possiamo che dire grazie e dare l'arrivederci al 2019».

 

Fonte: Comune di Empoli - Ufficio stampa

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