Il presidente Ast, Sandro Bennucci, insieme al cdr della testata, ha incontrato alcuni componenti della famiglia Sciscione, che si è aggiudicata la proprietà di Italia 7, alla terza asta (per una somma complessiva di 960.000 euro) la quale ha confermato i 13 posti di lavoro e, aspetto non secondario, la piena continuità dei livelli retributivi (scatti d'anzianità ecc.). Questo è un risultato molto importante per il sindacato.
Subito dopo il fallimento (febbraio 2018) Italia 7 si ritrovò in una situazione di incertezza totale, con i dipendenti in gravissima difficoltà. L’Ast chiese e ottenne la riunione al tavolo dell’unità di crisi della Regione presieduta da Gianfranco Simoncini, consulente del Presidente Rossi per il lavoro, con la partecipazione del Sindaco di Firenze, Dario Nardella. Dopo quel tavolo il giudice fallimentare, dottoressa Governatori, autorizzò il curatore, dottor Gino Mazzi a proseguire l’attività. Scelta difficile, faticosa, ma alla fine vincente perché Italia 7 proseguì le trasmissioni, anche grazie al sacrificio dei dipendenti senza stipendio. Alla terza asta, (31 luglio 2018) c’è stata addirittura un’accesa gara al rialzo per l’aggiudicazione. Da febbraio a marzo l’Ast e anche le istituzioni, a cominciare da Regione Toscana e Comune di Firenze, sono state vicine ai dipendenti per dare il necessario supporto in un momento per loro particolarmente difficile. Le garanzie ricevute dalla nuova proprietà compensano il periodo denso di peripezie.
Fonte: Associazione Stampa Toscana
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