Un mese per liberare il bacino galleggiante Mediterraneo dall'Urania. Sono cominciati stamani gli interventi di demolizione del relitto che da tre anni giace inclinato sulla platea del bacino a seguito di un incidente che è costato la vita all'elettricista napoletano Gabriele Perrone. I mezzi meccanici sono già a lavoro e stanno smontando con apposite cesoie tutta la parte sovrastrutturale della nave. In breve si arriverà a sezionare anche lo scafo arrugginito. I materiali ferrosi e non ferrosi verranno poi trasferiti presso uno stabilimento di Pontedera dove saranno accuratamente selezionati.
A seguire i lavori per conto di Azimut Benetti, l’impresa capo commessa Gestione Bacini, mentre le attività di demolizione sono state affidate all’ATI composta da Ecoacciai e da Despe. Lo smaltimento dei rifiuti verrà invece gestito dalla Ecoflash di Livorno.
L’attività di demolizione verrà eseguita nel pieno rispetto degli standard di sicurezza e delle norme di salvaguardia dell’ambiente e dovrebbe completarsi entro la fine di settembre. Una volta rimosso il relitto, sarà possibile procedere al ripristino delle funzionalità del bacino galleggiante.
Fonte: Ufficio Stampa
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