Nel cartellone del 64° Festival Puccini e nell’ambito della rassegna “Nel giardino di Paolina” un omaggio a Giovanni Pacini compositore italiano, viareggino di adozione, che lasciò un grande segno nel mondo musicale del suo.
La storia di Giovanni Pacini è intimamente legata a Viareggio, dove si stabilì nel 1822. Egli nel volume autobiografico “Le mie memorie artistiche”, stampato a Firenze nel 1875, ha scritto: “Nella primavera del 1822 trovandosi a Fiumicino un piccolo bastimento appartenente a S.M. la Duchessa di Lucca, il capitano mi offrì di fare il viaggio con esso. Accettai l’invito e sbarcai a Viareggio ove, piacendomi infinitamente quella nascente città, vi fermai la mia dimora”. Infatti, Pacini fece costruire una casa lungo il canale Burlamacca dove soggiornò fino al 1857, poi si trasferì a Pescia. Questa casa, dove egli compose le sue più importanti opere, fra le quali la “Saffo”, fu risparmiata dai violenti bombardamenti che subì la città durante l’ultima guerra, ma scomparve sotto i colpi del piccone demolitore per scarsa sensibilità storico-artistica, e al suo posto fu edificato un anonimo “grattacielo”.
Pacini, nelle sue “memorie”, non fa cenno al fatto che a Viareggio in quell’anno anche Paolina Bonaparte si fece costruire una villa, ma la presenza della bella principessa Borghese, che conobbe un anno prima e alla quale fu molto legato sentimentalmente, ebbe un ruolo determinante. Pacini, comunque, anche quando questo legame si sciolse e dopo la morte di Paolina, avvenuta nel 1825, restò lo stesso a Viareggio e molto si adoperò per la città. Infatti nel 1834 istituì a Viareggio il Liceo musicale che intitolò a Carlo Lodovico. Il Liceo, frequentatissimo da giovani di tutta la Lucchesia ed anche da “stranieri”, per volontà dello stesso Duca, tre anni dopo fu trasferito a Lucca, poiché “una tale istituzione avrebbe recato un lustro” alla città. La scuola successivamente prese il nome di Giovanni Pacini, poi fu intitolata al musicista lucchese Luigi Boccherini. A Pacini che si produsse in oltre 90 composizioni sarà dedicata la messa in scena il 24 agosto dell’opera Il convitato di pietra (rappresentata per la prima volta a Viareggio nel 1832 in occasione del carnevale).
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